Riteniamo che le parole del comunicato stampa diffuso dal Sindaco di Melfi (ndr ex sindaco dal momento che il Prefetto ha disposto la sospensione dall’incarico a seguito della vicenda dei presunti appalti truccati) il 5 gennaio scorso a seguito dell’incontro avuto il giorno prima con i cittadini della Assemblea Permanente no Triv -Vulture rappresentino una interessante reazione alla nostra iniziativa , e che meritino un commento. Colpiti dalla disinvoltura con la quale il sindaco aveva a mezzo stampa data per certa la decisione della Regione di respingere l’impiantarsi di attività estrattive nel territorio del nord della Basilicata, ci siamo recati presso gli uffici del Sindaco Valvano per avere chiarimenti in merito alla autorevolezza della fonte di tale notizia.
Dal colloquio seguito abbiamo avuto conferma che quella affermazione era solo frutto di un personale convincimento del sindaco, e pertanto del tutto insufficiente a fornire certezze inequivocabili alla cittadinanza. Intendendo con ciò richiamare il sindaco ad un uso corretto dei mezzi di informazione, e ad una relazione seria e rispettosa con i cittadini, abbiamo lasciato al sindaco il compito di procedere all’opportuno “chiarimento”con i cittadini attraverso un comunicato stampa.
Preso atto dell’immediata attivazione del sindaco in tal senso, l’assemblea permanente notriv vulture non può fare a meno di rilevare come l’inveterata abitudine della classe politica a restituirci una “rappresentazione ” del reale che con il reale ha poco a che vedere abbia nuovamente sopraffatto il sindaco Valvano : paradossale che, a fronte di una richiesta dei cittadini della Assemblea a “ritrattare” una notizia, da lui diramata a mezzo stampa come certa, e invece poi da egli stesso ridimensionata alla realtà di un suo semplice “convincimento” (“… sono convinto della ferma volontà dell’attuale Governo Regionale, per gli inequivocabili atti emanati dal Dipartimento Ambiente della Regione (determina del 27/10/2014) e per le volontà dichiarate, di ritenere oggettivamente incompatibile l’industria estrattiva con il contesto ambientale del Vulture.”) , il sindaco non abbia però potuto resistere alla tentazione di usare l’occasione del comunicato stampa per “spararne” una nuova: in totale sintonia con il direttore del coro, il sindaco Valvano approfitta per dare voce alla favola pittelliana della “VITTORIA” dell’emendamento strappato al governo sull’articolo 38 dello Sblocca Italia!
Nuova… “imprecisione”, che nuovamente ci indigna : per la poca onestà intellettuale che la anima, per l’insulto alla intelligenza dei cittadini che rappresenta , per la protervia con cui si reitera un comportamento inaccettabile appena censurato ! Non è accettabile che chi ha responsabilità istituzionali metta in essere comportamenti tesi a sviare la comprensione e la corretta valutazione dei cittadini in merito a questioni di loro interesse. Anche noi sappiamo leggere, e chi sa leggere comprende che i famosi emendamenti sono solo fumo negli occhi, diradato il quale rimane la realtà di un accentramento delle competenze in capo allo Stato che non lascia più alcuno spazio o peso alle comunità locali, schiacciate sotto l’imposizione della “opera strategica ed indifferibile” di turno tra quelle considerate nello “Sblocca Italia”.
Ma questo non basta; le parole del sindaco mettono ancora una volta in scena quel modo di fare politica che non è più tollerabile per noi cittadini: come Lucani rigettiamo lo scempio del territorio, la colonizzazione forzata della nostra terra e delle nostre vite ben oltre i confini amministrativi del Vulture. E’ inaccettabile la logica elettoralistica con cui il sindaco di Melfi si propone come paladino dei diritti dei suoi concittadini, a scapito però del resto della Basilicata: sostenere che , mentre nel Vulture la presenza di una attività estrattiva è incompatibile con l’economia locale, tuttavia la scelta del petrolio in Basilicata è quella giusta, è vergognoso: forse che al di là del Vulture non esistono altrettanto valide “eccellenze” della agricoltura, attività economiche, progetti di impresa, progetti di vita, speranze e aspettative tutte degne di rispetto e sostegno in alternativa alla favola della “opportunità” del petrolio?
Evidentemente anche fra gli sfigati esistono quelli di serie A e quelli di serie B, e il sindaco forse ci manda a dire che furbo è chi si sceglie un” politico di razza” capace di difenderlo ?
E ancora: come è possibile per il sindaco vantare che nel territorio di Melfi ” sono state attivate tutte le iniziative tese a superare l’incenerimento come sistema di smaltimento dei rifiuti” e nel contempo dichiararsi contrario alla attivazione della impugnazione dello “Sblocca Italia”? possiamo ipotizzare che il sindaco ignori che proprio quella legge prevede la realizzazione di nuovi ” impianti di recupero di energia”, ossia di inceneritori, o cementifici che dir si voglia, e che questi verranno considerati impianti di interesse nazionale funzionali al superamento delle procedure di infrazione comunitarie nella gestione dei rifiuti? Ossia , si predica bene, bisogna produrre zero rifiuti ed eliminare la pratica dell’incenerimento, e si razzola male, perché invece tale pratica viene incentivata e facilitata.
Possiamo ipotizzare che il sindaco ignori che l’impugnazione dello “Sblocca Italia” avrebbe avuto un grosso significato politico, di indirizzo al governo, lui che di “questione politica” parla?
Dobbiamo concludere che, evidentemente, intendiamo la politica in modo molto diverso… Il sindaco Valvano chiude il suo comunicato invogliandoci a tenere alta l’attenzione sul problema del petrolio nel Vulture : gli assicuriamo che lo faremo…Non solo sul petrolio, non solo nel Vulture.NO TRIV – VULTURE