Francia, Paese estero 09 marzo 2017

“Non sono nostri nemici”: i piloti dell’aviazione francese parlano dei piloti russi

I piloti francesi della NATO hanno raccontato al giornale svizzero Le Temps della loro esperienza con i pilotii russi nei cieli d’Europa e come funziona la “polizia volante” della NATO.

Le squadre dell’aviazione francese 1/2 Cigognes dispiegate alla base 116 nei pressi della città Luxeuil-les-Bains nel dipartimento dell’Alta Saona nella parte orientale del paese, svolgono esclusivamente attività di scorta aerea, e durante i voli che effettuano nei cieli d’Europa hanno incontrato gli aerei russi.

Ad esempio, il 9 febbraio 2017 i piloti di questa divisione hanno accompagnato due bombardieri russi Tu-160, il cui aspetto “ha messo in agitazione metà dei sistemi della difesa aerea in Europa”, scrive l’autore dell’articolo.

Per i piloti francesi non erano una novità. Un paio di caccia Mirage di questa unità sono recentemente tornati da Siauliai, in Lituania, dove per quattro mesi sono partiti 23 volte per monitorare gli aerei russi. Il comando evita di definire queste partenze con la parola “intercettazione”, perché, come ha detto il comandante colonnello Djakite, non sarebbe corretto: gli aerei russi non hanno mai violato lo spazio aereo dei paesi baltici.

“Noi fotografiamo loro e loro noi. A volte ci salutiamo con la mano. Ognuno fa il suo lavoro” ha detto al corrispondente di Le Temps uno dei piloti. “La cosa più importante è mantenere la calma. I russi non sono nostri nemici” ha detto un altro.

“La tensione è enorme, perché ci rendiamo conto delle conseguenze a livello internazionale che può avere qualsiasi incidente” ha sottolineato il colonnello. Forse, proprio per questa consapevolezza, i piloti francesi si comportano in maniera più contenuta rispetto a inglesi, spagnoli o belgi e non pubblicano foto di “avvicinamento” con gli aerei russi nei cieli d’Europa, conclude l’autore.
Fonte: it.sputniknews.com