Foggia (Puglia) 03 ottobre 2017

Ordine Futuro; A Foggia si ricorda Sergio Ramelli

Sergio Ramelli era un ragazzo milanese di appena 17 anni, quella sera del 29 Aprile tornava a casa a bordo del suo inseparabile motorino, anni difficili per chi aveva il cuore che batteva a destra, a scuola bastava fare un tema di condanna magari verso le Brigate Rosse o rivendicare il giusto tributo per i caduti missini che magari ti ritrovavi il tuo compito appeso alla bacheca della scuola e messo alla berlina, questo era capitato a Sergio;, chissà cosa pensava quella sera, forse pensava di essere sgridato dalla sua mamma che non voleva si cacciasse nei guai con quelle sue idee che in una Milano anni 70 potevano risultare pericolose, o forse pensava ad una ragazza, questo non lo sapremo mai perché un commando di diverse persone, pensò bene di colpirlo con una chiave inglese, i compagni all’epoca erano soliti fare il tiro al bersaglio contro i crani dei ragazzi di destra con una specifica chiave inglese la n.36. Questi i fatti tragici, crudi nella loro immediatezza, ma il peggio doveva ancora arrivare, nel consiglio comunale di Milano all’annuncio della morte di Sergio Ramelli alcuni consiglieri comunali di sinistra applaudirono,in una radio comunista un telespettatore si chiedeva quale fosse il problema se moriva un ragazzo di 17 anni, in fondo era solo un fascista.
Anche di questo si parlerà nel convegno promosso dalla federazione di Forza Nuova di Capitanata a Foggia sabato 7 ottobre alle ore 18 in Piazza De Carolis n.5 (nelle vicinanze del locale CENE’ n.d.r.), l’evento è organizzato dal circolo culturale Ordine Futuro, a relazionare Marcella Persico che in quegli anni per puro caso si trovava a Milano per esigenze familiari e conobbe personalmente Sergio Ramelli e tanti altri ragazzi assediati spesso in Piazza San Babila, l’unica piazza dove i ragazzi di destra potevano riunirsi a Milano, si parlerà anche delle passioni, dei toni, dei colori, delle gioie, le speranze e la rabbia di una generazione; alcuni persero il lavoro, non riuscirono a farsi un futuro, fecero anche la galera, ad altri andò peggio, come a Sergio Ramelli, che fu ucciso per un idea; ogni anno a Milano il 29 aprile si radunano migliaia di persone per ricordarlo, a dimostrazione che si possono uccidere le persone, ma le idee, quelle non muoiono mai.
Ufficio stampa Puglia e Basilicata