DI SILVANA LAZZARINO e a CURA DI VITTORIO BERTOLACCIN DETTO COBRA DUE
KANDINSKY→CAGE: MUSICA E SPIRITUALE NELL’ARTE IN MOSTRA A PALAZZO MAGNANI
L’arte di VASILIJ KANDINSKY padre dell’Astrattismo, entro un percorso che passa da una pittura in cui prevale la figura definita nel suo appartenere ed essere circoscritta entro un preciso spazio, alle elaborazioni geometriche in chiave astratta i cui colori ed elementi si inseriscono in un gioco di rimandi tra visibile e invisibile, realtà e immaginazione, giunge ad un nuovo modo di intendere e sentire l’arte quale processo creativo che attraverso la musica trova nuove sinergie con cui dar vita oltre i tempo e lo spazio ad un nuovo modo di sentire la realtà e dunque le emozioni. Così anche i luoghi comuni riferiti al paesaggio e alle architetture entro la magia di suoni e melodie acquistano forme insolite, avulse da una logica precisa, diventando presenze nove e isolate quasi appartenenti ad un contesto fiabesco e onirico. Ed è proprio con il progetto del “Cavaliere Azzurro” sviluppato insieme all’amico Franz Marc intorno al 1911, che Kandinsky, procedendo dalle combinazioni di forma e colore amplifica lo sguardo verso un rapporto tra colore e suono a creare suggestive contaminazioni e rispondenze tra musica e arti visive. Da qui il concetto di Spirituale nell’arte che Kandinsky individua quale espressione di una ricerca spirituale dove le immagini costruite su linee geometriche, colori vivaci ed elementi fantastici sono del tutto slegate dallo scenario oggettivo, predefinito e prevedibile. Nel testo “Lo spirituale nell’arte” (1909) egli trattando aspetti teorici e formali dell’arte di cui sottolineava il linguaggio simbolico e l’aspetto legato alla risonanza interiore, riteneva la stessa arte essere veicolo di contenuti spirituali. Queste le sue parole: “L’arte non è questione di elementi formali, ma di un desiderio (=contenuto) interiore che determina prepotentemente la forma”.
Concetto con cui si allinea un altro grande protagonista della scena culturale e artistica internazionale JOHN CAGE i cui principi legati all’arte quale tramite di idee universali si accostano alla spiritualità kandinskiana. A queste due figure di richiamo internazionale Vasilij Kandinskij e John Cage è dedicata una suggestiva mostra a REGGIO EMILIA presso PALAZZO MAGNANI a partire dal prossimo 11 novembre 2017 che si è avvalsa di un prestigioso Comitato Scientifico presieduto da Paolo Repetto e composto da: Enzo Bianchi, Gillo Dorfles, Michele Porzio, Peter Vergo. Promossa da Fondazione Palazzo Magnani e Skira Editore con la partecipazione di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Comune di Reggio Emilia, Regione Emilia Romagna, l’esposizione KANDINSKY- CAGE MUSICA E SPIRITUALE NELL’ARTE nel procedere dall’astrattismo spirituale di Wassily Kandinsky al silenzio illuminato di John Cage, individua un affascinante percorso tra arte e musica. Curata da Martina Mazzotta, la mostra che resterà aperta fino al 25 febbraio 2018, oltre a celebrare vent’anni di attività espositiva della Fondazione Palazzo Magnani, si prepara ad essere uno tra gli appuntamenti più attesi con l’arte di questa stagione espositiva.
Un percorso affascinante e sinestetico tra colori e suoni dove un ruolo lo giocano anche, la danza e il teatro, per capire come nasce l’arte astratta e in particolare l’astrattismo spirituale, non solo attraverso le opere dei due protagonisti Kandinsky e Cage, ma anche di artisti di grande notorietà cui gli stessi si sono ispirati tra cui il musicista e artista Constantin Ciurlionis.
L’ASTRATTISMO SPIRITUALE cui giunge Kandinskij apre al suono interiore dei segni e dei colori alla continua ascesa verso la libertà della materia. E’ la musica la voce fondamentale che guida verso la via dell’arte astratta: l’attenzione è spostata verso l’interiorità verso quello che Kandinsky chiama “das Geistige in der Kunst” (lo spirituale nell’arte). Così entro questo percorso sinestetico ed empatico, dove pittura, scultura, teatro, danza e cinema si relazionano alla non-oggettività della musica, l’arte astratta può essere interpretata in senso mistico, religioso e cosmico. Ad introdurre entro questo percorso tra musica e spirituale sono preziosi bozzetti di opere di Richard Wagner (dell’Archivio Ricordi di Milano), la “Fantasia di Brahms” di Max Klinger e una serie di Lubok, cui seguono una cinquantina di opere di Wassily Kandinsky provenienti da musei e collezioni private, tra le quali spiccano quelle di carattere eminentemente musicale, come gli acquerelli dipinti per gli spettacoli teatrali (del Centro Pompidou, Parigi) e per “Quadri di un’Esposizione” sulla musica di Mussorgskij (della collezione universitaria del Castello di Wahn, Colonia). L’incontro con il grande musicista e artista Constantin Čiurlionis, rappresentato in mostra da opere e spartiti provenienti dall’omonimo museo lituano di Kaunas, e in pittura da una selezione di dipinti del Schöenberg Center di Vienna, condurrà Kandinsky all’astrattismo spirituale aprendo la via al suono interiore dei segni e dei colori, alla continua ascesa verso la libertà della materia. Dopo una sezione dedicata a PAUL KLEE, segue quella sulla pittrice MARIANNE VON WEREFKIN legata a Kandinsky e al Cavaliere Azzurro che fu pioniera nell’affrontare il pensiero artistico come “rivelazione della vita in termini di colore, forma e musica”, senza peraltro mai cedere alla pura astrazione. Pensiero artistico che trova un corrispettivo nel “naturalismo” dell’amico Stravinky – la cui musica è stata scelta per la visione delle opere dell’artista. E’ poi la volta di una selezione di opere di tre artisti particolarmente legati alla musica e alla spiritualità nel secondo Dopoguerra: Nicolas De Staël e Fausto Melotti dei quali vengono presentati e riscoperti preziosi dipinti e sculture musicali (come l’“Uccello di Fuoco” di Melotti del 1971, e Giulio Turcato, del quale vengono esposti dopo 33 anni acquerelli, maquette, video e musiche di Luciano Berio appartenenti a “Moduli in Viola. Omaggio a Kandinsky”, lo spettacolo realizzato per la Biennale di Venezia del 1984.
Al musicista, pensatore, poeta e artista JOHN CAGE è dedicata l’ultima parte dell’esposizione con cui viene sottolineata la sua concezione dell’arte quale tramite privilegiato di idee universali in linea con la spiritualità kandinskiana. In questa sezione a lui dedicata i visitatori potranno sperimentare sinesteticamente la sua poetica grazie a notazioni e documenti audio e video, ma soprattutto attraverso installazioni di grande suggestione, unitamente alle opere di altri artisti. Sarà a riguardo ricostruito un ambiente anecoico, una “sala del silenzio” nella quale verrà esposta una tela bianca di Robert Rauschenberg, unitamente alla riproduzione di un teatro dove sarà riproposta una reinterpretazione in miniatura della composizione per orchestra “Ocean”, durante la quale il visitatore – idealmente seduto nella platea del Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia, ricreato per l’occasione – sarà avvolto da “onde” musicali provenienti da diversi punti dell’installazione.
A completare e arricchire la mostra vi saranno diverse attività culturali concerti, lezioni concerto, conferenze, workshop, realizzate in collaborazione con importanti istituzioni come la Fondazione Nazionale della Danza.
La Fondazione Palazzo Magnani riserverà alle persone con disabilità fisica e psichica, un’attenzione specifica anche in stretta collaborazione con il Progetto Reggio Emilia città senza barriere. All’interno del percorso sarà predisposta la tridimensionalizzazione di alcune opere realizzate in collaborazione con l’Unione Ciechi di Modena e Reggio Emilia e da soluzioni idonee ad una fruizione delle opere secondo modalità facilitate e affiancamento di personale specializzato, nella consapevolezza che l’arte sia via di accesso privilegiata al benessere di tutte le persone.
La novità è la partecipazione di Radio Monte Carlo- RMC a questo importante progetto espositivo. RMC che è anche la radio dell’Arte e delle Grandi Mostre dall’11 novembre sarà infatti a Palazzo Magnani di Reggio Emilia con “KANDINSKY CAGE”.
Una puntata della rubrica RMC Arte – a cura della giornalista Adele Costantini – sarà dedicata alla Mostra. Sulle frequenze della radio verranno regalati gli ingressi e radiomontecarlo.net e i social network di RMC daranno ampio risalto alla partnership.
Silvana Lazzarino
KANDINSKY→CAGE: Musica e Spirituale nell’Arte
Palazzo Magnai – Reggio Emilia, Corso Garibaldi, 31
Orari: martedì-giovedì 10.00-13.00 e 15.00-19.00; venerdì, sabato e festivi 10.00-19.00,lunedì chiuso.
Dall’11 novembre al 25 febbraio 2018
Informazioni: www.palazzomagnani.it Fondazione Palazzo Magnani Tel. 0522/ 444446 info@palazzomagnani.it