– Palermo è un comune italiano di 671 696 abitanti, capoluogo della Regione Siciliana.
È il quinto comune italiano per popolazione e venticinquesimo a livello europeo, nonché il principale centro urbano della Sicilia e dell’Italia insulare. La città metropolitana di Palermo conta una popolazione di circa 1.300.000 abitanti.
La città vanta una storia millenaria e ha avuto un ruolo importante per le vicende del Mediterraneo e dell’Europa. Fondata come “città-porto” dai Fenici tra il VII e il VI secolo a.C.[7], fin dal principio ha rappresentato un importante snodo commerciale e culturale fra Occidente e Oriente.[8] Dopo Cartaginesi, Greci, Romani, Vandali, Ostrogoti e Bizantini, la città fu conquistata dai Saraceni. Sotto la dominazione della dinastia Kalbita divenne roccaforte dell’Emirato di Sicilia. Dopo la conquista normanna realizzata dai fratelli Roberto il Guiscardo e Ruggero I, la città conobbe i fasti della Contea di Sicilia, esistita dal 1071 al 1130: in quest’anno Ruggero II fu incoronato re, dando inizio alla vicenda storica del Regno di Sicilia, di cui Palermo fu capitale. Proprio a questa circostanza si devono i titoli attribuiti alla città: «Prima Sedes, Corona Regis et Regni Caput». La morte di Guglielmo II il Buono determinò la crisi della dinastia normanna; nel 1194, dopo la morte del re Tancredi, il regno passò agli Hohenstaufen e con l’imperatore Enrico VI la Sicilia entrò a far parte del Sacro Romano Impero con la cosiddetta “Unio Regnum ad Imperium”, quindi conobbe il suo apogeo con Federico II Imperatore del Sacro Romano Impero quando Palermo divenne capitale del Sacro Romano Impero.
A seguito della lotta tra Carlo I d’Angiò e gli Hohenstaufen, la Sicilia passò agli Angioini, che trasferirono la capitale del regno a Napoli. Nel 1282 si verificò a Palermo una celebre rivolta antiangioina, nota come Vespri siciliani. La città si consegnò a Pietro III di Aragona, marito di Costanza II di Sicilia, discendente di Federico II. Durante il periodo aragonese la città fu a lungo roccaforte della famiglia Chiaramonte, a capo della Fazione Latina ostile ai nuovi sovrani Aragonesi. Per tale ragione i re soggiornarono principalmente a Catania e talvolta a Messina, ma ciononostante le incoronazioni regie continuarono ad avvenire nella cattedrale di Palermo. In seguito, durante il periodo vicereale spagnolo, Palermo fu sede dei Viceré di Sicilia. Nel 1713 la città ospitò la cerimonia d’incoronazione di Vittorio Amedeo II di Savoia e nel 1735 quella di Carlo di Borbone, continuando ad essere capitale dell’isola. Dal 1816 al 1817 fu capitale del neonato Regno delle Due Sicilie e successivamente divenne la seconda città per importanza dello stesso regno duo-siciliano (mantenendo tuttavia il titolo di capitale della parte isolana del regno) fino al 1861.
La lunga storia della città e il succedersi di numerose civiltà e popoli le hanno regalato un notevole e unico patrimonio artistico e architettonico che spazia dai resti delle mura puniche per giungere a ville in stile liberty, passando dalle residenze e dai luoghi di culto in stile bizantino e arabo-normanno, alle architetture gotiche e basiliche barocche, ai teatri neoclassici e ai palazzi razionalisti. Il sito seriale Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, di cui fanno parte più beni monumentali situati in città, nel 2015 è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.[9][10] Molti edifici tra chiese e palazzi della città sono da anni riconosciuti monumenti nazionali italiani. Il centro storico e i quartieri periferici adiacenti conservano un vasto patrimonio artistico e architettonico in stile liberty che fanno di Palermo una delle capitali dell’Art Nouveau e capitale dello stile liberty in Italia.[11][12].
Per ragioni culturali, artistiche ed economiche è stata in passato ed è ancora una delle principali città della regione euro-mediterranea ed è fra le principali destinazioni turistiche del Mezzogiorno d’Italia e d’Europa, nonché tra le mete del mare nostrum più trafficate dalle navi da crociera.
È sede dell’Assemblea regionale siciliana, il più antico parlamento al mondo in attività[13], dell’Università degli Studi e della principale arcidiocesi regionale.
Nel novembre 2015 Palermo è entrata a far parte del programma Safer Cities lanciato nel 1996 dall’Agenzia UN-Habitat delle Nazioni Unite, assumendone la co-presidenza mondiale, con il sindaco Leoluca Orlando responsabile per l’Europa e l’Africa.[14][15][16][17] La Carta di Palermo è il documento sottoscritto nel marzo 2015 da giuristi, attivisti dei diritti umani, amministratori pubblici ed organizzazioni non governative per sollecitare la comunità mondiale ad una revisione della legislazione sul permesso di soggiorno e delle politiche legate ai fenomeni migratori, sostenendo la mobilità umana internazionale come diritto inalienabile della persona. (fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Palermo )
– Sferracavallo: La borgata è situata ai piedi del promontorio di Capo Gallo da una parte e di Monte Billiemi dall’altra. Si trova al confine nord di Palermo, nelle vicinanze di Mondello.
Una buona parte del territorio di Sferracavallo è inserito nella riserva orientata di Capo Gallo; il tratto di mare che bagna la borgata marinara, fa parte della riserva marina di Isola delle Femmine-Capo Gallo. (fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Sferracavallo )
– Monreale è un comune italiano di 39 155 abitanti della città metropolitana di Palermo in Sicilia.
È la ventunesima città più popolosa della Sicilia e fa parte dell’Area metropolitana di Palermo. Distante 5 km a sud dal capoluogo, con il quale forma un unico agglomerato urbano, con i suoi 529 km² è il sesto comune d’Italia per estensione territoriale, dopo Roma, Ravenna, Cerignola, Noto e Sassari, nonché il secondo comune italiano, dopo Roma, per numero di comuni confinanti (ben 23). La città è sede arcivescovile. Il sito Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale nel 2015 è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco. (fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Monreale )
Palermo – Sferracavallo – Monreale
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