Ecco come si presentava Piazza della Concordia sabato 9 agosto 2014 alle ore 12,30.
Dico peggio di Napoli perché a Napoli le Piazze di alto profilo turistico non si possono paragonare alle foto che ho scattato a Parigi nella più bella e importante Piazza quella della Concordia.
La TORRE EIFFEL, il simbolo, l’icona in cui si identifica la meravigliosa Parigi sta cedendo il posto?
“Place de la Concorde” fu concepita da Ange Jacques Gabriel nel 1755 come un ottagono con il perimetro delimitato dagli “Champs Elysees” e dal “Jardin des Tuileries”.
Le fontane, aggiunte successivamente da Jacques Hittorff, sono ispirate a quelle della basilica di San Pietro a Roma. Ai tempi della rivoluzione Francese, la piazza divenne non solo il luogo di passaggio per i cortei, sia improvvisati sia previsti dal protocollo ma qui vi fu posta anche la ghigliottina che inizialmente venne utilizzata per l’esecuzione dei ladri dei gioielli della Corona.
Il 21 gennaio del 1793 però sulla ghigliottina troverà la morte il re Luigi XVI. A partire da questa data le esecuzioni furono molte, tra le quali ricordiamo quella di Maximilien de Robespierre e dei suoi seguaci.
Con la fine del terrore, nel 1795 il governo cominciò a chiamare la piazza “Place de la Concorde”, ma il nome divenne ufficiale solo nel 1830. Attualmente, la storia di questa piazza si cela dietro al traffico ed alla calca di persone in visita all’obelisco egizio decorato da geroglifici inneggianti al regno del faraone Ramses III.
Durante il periodo della Restaurazione fu proposta la costruzione di un monumento in memoria di Luigi XVI, di cui Carlo X pone la prima pietra nel 1826. Ma la statua non verrà mai eseguita ed il suo basamento servirà come base per l’obelisco di Luxor. Nel 1831 il Viceré d’Egitto, Mehemet Ali, concede alla Francia i due obelischi che ornavano l’ingresso del palazzo di Ramses III a Tebe (Luxor). Il primo fu deciso di istallarlo in “Place de la Concorde”.
Tra il 1836 e il 1846, la piazza viene trasformata dall’architetto Jacques Ignace Hittorff che ne conserva il concetto originario espresso da Gabriel. Le sole cose aggiunte sono le due fontane monumentali ai lati dell’obelisco e una serie di lampioni e colonne rostrali che circondano la piazza.
Pino Capuozzo