Milano (Lombardia) 30 dicembre 2017

Passeggeri al gelo per mancanza di servizio pubblico

é la notte del 30 dicembre ed è sabato e come tutti i sabati dall’inizio dell’anno senza saltare neppure

il mese di agosto il servizio trenord sulla linea milano mortara crea un disservizio con conseguenze

pesanti sugli sfortunati “aspiranti passeggeri”. Gli ultimi due viaggi che hanno frequenza oraria, alle

23.20 e alle 00.20 vengono svolti da un servizio sostitutivo di autobus da parte delle autolinne stat di

Casale Monferrato. In genere i problemi che affliggono i viaggiatori pendolari di queste due corse sono

la grande confusione creata da ragazzini euforici di Abbiategrasso che urlano, fumano e spesso vomitano

lungo tutto il tragitto, secondo problema e l’inadeguatezza del sevizio fornito con un pulman che porta

circa 50 persone mentre gli utilizzatori variano dagli 80 ai 150, con conseguenza che chi non riesce a

salire alle 23.20 deve attendere le 00.20 quando immancabilmente succedono disordini e devono

intervenire le forze dell’ordine per quietare la situazione ed obbligare l’autista delle autolinee a

contattare qualche d’uno per fare arrivare un altro pullman, cosa che se non fosse obbligato dai

gendarmi non farebbe mai, in genere risponde “chiamate trenord”.Spesso succede anche che questa corsa

delle 23.20 non venga proprio effettuata, con totale mancanza di avvisi da parte di trenord. QUesta

notte la situazione è precipitata, non sono arrivati ne il pullman delle 23.20 ne quello delle 00.20,

circa 80 persone alle 00.30 passate si sono rese conto che erano abbandonate alla strada e non avrebbero

potuto raggiungere casa a circa 50 km. Siamo quasi tutti pendolari abituati a questo trattmento

insultante da parte di trenord che non ha nessun rispetto per la propria utenza, c’è gente che ha

lavorato la sera e desidererebbe tornare a riposarsi invece si trova abbandonata, la temperatura è

abbondantemente sotto lo zero, il sito di trenord non segnala nessun disservizio gli unici due numeri

telefonici segnalati attivi sono dei risponditori automatici. Le alternative sono pagarsi un albergo,

ammesso di trovare una stanza, ad un costo minimo di 120 euro, oppure prendere un taxi ufficiale ad un

costo tra i 60 e gli 80 euro cosa che in parecchi attuano aggregandosi e dividendo così i costi, oppure

passare la notte al gelo in attesa della ripresa del servizio alle 6.30. Molti non hanno con se contante

sufficente per pagarsi questi lussi per cui rimangono compreso il sottoscritto li al gelo. La stazione è

off limits in quanto territorio di senzatetto che giorno e notte vivono in loco, purtroppo oltre al loro

sfortunato destino hanno il difetto di essere sempre sotto effetto dell’alcool per cui importunano

chiunque si fermi sulle poche sedie presenti. noi rimasti oramai una decina cerchiamo in gruppo di

rifugiarci nella sala di aspetto in attesa di disperati soccorsi cercando di capire chi potrebbe

intervenire, in quella mezz’ora di permanenza assistiamo ad una lite, immancabile, tra questi abitanti

dei locali, riusciamo a capire che c’è un aguzziono che dietro compensi decide chi può rimanere

all’interno, un ragazzo di colore che si era sdraiato su un cartone per rannicchiarsi tentando di

dormire viene assalito da questo individuo che urlando lo percuote più volte poi lo alza di peso e lo

butta fuori. Poi veniamo abbordati da un altro astante che alticcio tenta di aggregarsi a noi e

personalmente mi invoca delle confuse minacce. A quel punto decidiamo di ri-uscire al freddo. Nel

frattempo raggiunte le 2 di notte erano quindi passate 3 ore al gelo e tutti incominciavamo avere

principi di assideramento chiamiamo quindi il 118 sperando un soccorso, ma l’operatore risponde che non

può inviare mezzi di soccorso. C’è chi nel frattempo aveva chiamato il numero delle urgenze di trenord

il quale aveva risposto che non sapeva cosa fare e invitava a richiamare in attesa che vedesse come

poteva intervenire, il servizio all’una ha chiuso. Il 113 ha risposto che non è di competenza sulla

questione. A quel punto mi è venuto in mente di chiamare la protezione civile, ed il centralino

regionale si è adoperato per trovare un rimedio. Alle 2 poco passate una persona di trenord mi ha

chiamato riferendo di essere stato appunto contattato dalla protezione civile e a quel punto ha

provveduto a mandarci dei taxi a loro carico per riportarci a casa. Praticamente per potere tornare a

casa i pendolari devono arrivare a chiamare la protezione civile, ma questo paese è “civile”?