Reggio Calabria (Calabria) 01 novembre 2017

Perdite idriche, esalazioni fognarie,disagi alla popolazione

Lazzaro (RC).Nonostante gli esposti inoltrati da questa associazione alle strutture Comunali e alla locale polizia municipale riguardanti perdite idriche e fognarie, sebbene si tratti di provvedimenti che avrebbero dovuto essere adottati senza ritardo per eliminare definitivamente potenziali pericoli per la salute e l’incolumità pubblica, le criticità si perpetuano.
Le perdite idriche possono portare all’ammaloramento e al successivo crollo delle parti ammalorate delle strutture interessate dall’acqua. Invero in via Giulietta Masina di frequente si registra la fuoriuscita di acqua per uso umano dal manto stradale che presenta un principio di cedimento, punto di riferimento davanti al civico 13.
Tale perdita mi dicono alcuni abitanti del posto è stata segnalata ultimamente da oltre un mese e l’acqua continua a disperdersi lungo la strada. Le condizioni della pavimentazione in quel tratto sono fortemente alterati e i livelli si presentano ad un livello di severità alto, con altrettanto ristagno di acqua creando disagi agli abitanti e ai passanti perché i mezzi nel transitare schizzano l’acqua davanti alle abitazioni e addosso ai presenti. Fatto ancor più grave che si ripresenta frequentemente è determinato dalla fuoriuscita di liquami fognari da un pozzetto posto a pochi metri sempre sulla predetta strada, punto di riferimento civico numero 4.
Le pestilenziali esalazioni fognarie percepite in modo discontinuo quasi giornalmente anche in mancanza di fuoriuscita di liquami fognari rendono la vita insopportabile agli abitanti del luogo. Tale situazione è stata da me constatata più volte, per ultimo lo scorso 26 ottobre intorno alle ore 11,30 insieme con altri abitanti del posto e con alcuni passanti che mi hanno manifestato le loro sacrosante lamentele e preoccupazioni.
In data 9 marzo 2014 segnalavamo all’Ufficio tecnico del Comune che non è infrequente il ripetersi di tale inconveniente evidenziando la necessità che l’intervento non solo fosse risolutore, ma eseguito in tempi rapidi anche perché sembrerebbe che l’acqua che giunge alle vicine abitazioni spesso presenterebbe un odore sgradevole e delle impurità. Da oltre sette anni da una tubazione idrica posta in alto al ponte stradale della Ss 106 in più parti bucata dalla ruggine l’acqua gocciola permanentemente e si riversa anche sul muro. Tra le perdite idriche da tempo segnalate citiamo quelle in via dei Cedri località Paolia dove l’acqua da oltre un anno scorre lungo la strada per oltre cinque cento metri e non si esclude che le acque scorrano anche nel sottosuolo e abbiano potuto recare danni non visibili che si possono manifestare a medio/lungo termine anche in considerazione che la zona è a rischio frana. Sempre in via dei cedri accanto al numero civico 1, da anni fuoriesce da un groviglio di tubazioni situate in un tombino che raccoglie e smaltisce le acque piovane si registra una consistente perdita. Altre perdite in via degli Ulivi, in adiacenza del ponte stradale Ferrina, due perdite a Fornace in via dei Mille, altre due perdite sulla strada che conduce al cimitero. E, mentre il prezioso liquido si perde lungo le strade le abitazioni, poste al primo piano e in zone alte del paese a causa della scarsa pressione registrano una penuria di acqua.
Le criticità che creano potenziale pericolo per la salute e l’incolumità pubblica e privata segnalate da questa associazione e da altri cittadini di Lazzaro sono tante e da anni sono ancora nella quasi totalità dei casi irrisolte, pertanto appare necessario accertarne i motivi per i quali non si interviene per risolvere o quantomeno arginare i pericoli, riscontrando se tale grave omissione possa essere riconducibile alla situazione debitoria lasciata dalla precedente Giunta comunale che al mese di dicembre 2016 si aggirava ad oltre tre milioni di euro.
Colpisce il fatto che viene posta tanta attenzione da parte del Vicesindaco alla pulizia del paese, che non ha mai fine, tanto da assumersi le competenze demandate ai tecnici comunali, che tra l’altro percepirebbero anche il premio di produzione, e si ignorano i gravi problemi che creano disagi ai cittadini e preoccupazioni per la loro salute. Va ricordato che l’operato di chi ci amministra deve essere sempre improntato alla legalità, parità di trattamento, al rispetto della legge e alla trasparenza.
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Vincenzo CREA
Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
e Referente unico dell’ANCADIC