Pescara (Abruzzo) 29 gennaio 2017

Pescara abbraccia la Contessa Rossa

Pescara ha sfidato il freddo pungente di ieri pomeriggio, per non mancare all’appuntamento con “La Contessa Rossa”, il romanzo di Niky Marcelli che è stato presentato nel centralissimo Mondadori Point di Stefano Peciccia, in via Bologna, a due passi dalla Prefettura e a dieci da Piazza Salotto, il cuore pulsante della città. Lo scrittore era arrivato a ridosso dell’ora di pranzo per godersi – come aveva annunciato – una giornata al mare, sulle rive dell’Adriatico. Il tempo lo ha favorito, splendeva infatti – anche se leggermente velato – il sole. Nel pomeriggio si è ricongiunto alla giornalista Roberta Beta, grande amica e “madrina ufficiale” del romanzo, nonché pescarese d’adozione (la famiglia ha una casa in città da almeno un paio di generazioni) e all’attrice Marisol Gabbrielli, che ha interpretato brani del romanzo durante la presentazione.
Spiazzante e avvicente La Contessa Rossa, pubblicato da Teke Editori e giunto in pochi mesi alle soglie della terza ristampa, è un’opera difficilmente etichettabile che utilizza un originale e avvincente montaggio narrativo per richiamare ritmi sicuramente più cinematografici che letterari ma che delinea sia risvolti noir che avventurosi, sia sofisticate intelaiature psicologiche che trame narrative amorose, il tutto condito da una interessante ricerca storica che denota una interessante maturità narrativa e una grande capacità di coinvolgere il lettore.
Quali segreti si celano dentro la vecchia borsa militare ritrovata in un crepaccio di montagna, accanto ai resti della “Contessa Rossa”, una famosa partigiana altoatesina, settant’anni dopo la fine della guerra? Perché suscita ancora l’interesse dei discendenti di un criminale nazista, che cercano di impadronirsene a tutti i costi? E cosa si nasconde nei sotterranei di una vecchia colonia marina, trasformata in un hotel di lusso?
Misteri che Sara Varzi di Casteldelbosco, giovane rampolla della nobiltà, nonché nipote della partigiana dalla quale ha ereditato nome, soprannome e spirito di avventura, cercherà di svelare. L’aiuteranno nell’impresa: Anna Caremoli, intraprendente giornalista, collaboratrice del quotidiano L’Alto Adige; una restauratrice dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze ed un ironico e pieno di sorprese maître d’hotel. Con il loro fondamentale appoggio, la giovane Contessa Rossa si tufferà in una rocambolesca caccia al tesoro che la porterà in giro per mezza Italia, dalle nevi delle Dolomiti alle assolate spiagge di Cesenatico.
Un’avventura ricca di personaggi e di colpi di scena, dove il thriller si intreccia continuamente con la commedia, il glamour con la suspense, lasciando il lettore ora divertito, ora senza fiato.
Come sempre, il riferimento alle proprie esperienze personali e giornalistiche di questo prolifico autore (che per Teke aveva già scritto L’ultimo swing ambientato invece nel mondo golfistico) produce nel lettore un’immersione senza fine nel flusso di eventi che si susseguono, seguendo un meccanismo di incertezza nel quale risiede la grande forza della scrittura che si scioglie, al solito, in un colpo di scena finale e che, nel corso dell’intera vicenda, riesce a mantenere sempre un occhio ironico sull’eterno ed epico conflitto tra bene e male.