FIRENZE – In una mattina di splendido sole, una luce quasi surreale ha accolto nella sempre magica atmosfera del salone dei 500 ,di Palazzo Vecchio , storie vere ,di vita ,di uomini e donne che si sono rese protagoniste di altruismo e di solidarietà umana verso il prossimo ,in molti casi mettendo a rischio la propria vita, per salvare quella degl’altri senza troppi ragionamenti, solo consapevoli di quanto stava accadendo davanti ai loro occhi e delle possibili quanto irreversibili conseguenze. Frammenti di vita ,per la vita ,che sono emersi trovando l’interesse e il meritato quanto prezioso riconoscimento che l’istituto fiorentino di San Martino ,presieduta da Roberto Lupi ,dedica da ben 34 anni .
L’evento quest’anno è coinciso con il giorno in cui la Chiesa ricorda San Martino di Tours, vescovo francese del IV° secolo, passato alla storia – tra l’altro – per aver tagliato a metà il suo mantello da militare e averlo donato ad un povero infreddolito. Nella cerimonia a fianco degli “ Scudi di San Martino” è stata esposta un’opera della pittrice lituana Viktorija Skafaru che ha come tema il gesto del San Martino.
La suggestiva cerimonia in Palazzo Vecchio ha visto la presenza e partecipazione delle maggiori cariche istituzionali civili e militari , oltre alla lettura dei messaggi ricevuti dal presidente del Senato della Repubblica, dal Ministro della Difesa e del Capo della Polizia ,che hanno voluto manifestare il loro personale pensiero e compiacimento all’evento che rende protagonista Firenze ,in Italia e nel mondo dal 1983 .L’inizio è stato sottolineato dalle note della Banda del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana della Toscana che hanno risuonato all’interno del Salone , riuscendo a far trattenere il fiato a tutti coloro che vi assistevano. A seguire il tradizionale «passaggio» del calco originale dell’Istituto Scudi di San Martino utilizzato ogni anno per forgiare gli Scudi in Bronzo e in Argento. Non un calco qualunque ma bensì un opera d’arte dell’artigianato fiorentino, realizzato dalle mani sapienti ed uniche che solo un artigiano generoso nella sua bottega in Firenze, come era il Maestro Brandimarte Guscelli poteva realizzare ,un uomo semplice venuto dal niente, generoso con gli altri , soprattutto con coloro a cui la vita era stata dura e che spesso aveva girato le spalle . Vedendo oggi nella giovane ed affascinante quanto determinata Bianca Guscelli ,nipote del Maestro il proseguo della sapiente tradizione con una giusta punta d’innovazione, colei che ha trasfuso quanto di vera arte e passione aveva nelle vene ,nei suoi nuovi artigiani che in maniera esclusiva realizzano le varie opere ,come in questo caso “Gli scudi di San Martino” ,evidente era l’emozione della stessa nel condividere in questa giornata questo suo frammento di storia di vita. Il prezioso manufatto è quindi passato dalle “mani” dell’Università di Vilnius in Lituania , alla Scuola Marescialli e Brigadieri Carabinieri di Firenze ,che lo custodirà fino al novembre 2018
I riconoscimenti :
Scudi d’argento di San Martino 2017
Luigi Divan – Appuntato scelto della Guardia di Finanza ,Dott. Gabriele Benedetti, Anonimo benefattore di Livorno
Croce Rossa Internazionale ,Gilbert Huyberechts (alla memoria)
Scudi di Bronzo di San Martino 2017
Giovanni De Riso – Caporal maggiore capo dell’Esercito, Orazio Capalbo – Maresciallo capo dei Carabinieri
Fondazione Rimantas Kaukenas , Fondazione Charity Group della Repubblica di Lituania , Valerio Catoia
Diplomi di benemerenza
Italo Paolini ,Pietro Cossalter – Primo Maresciallo dell’Esercito , Gennaro Esposito – Primo Maresciallo dell’Aeronautica Militare, Serena Padovani ,Equipe medicina d’urgenza Ospedale di San Giovanni di Dio di Firenze, Francesco Lisci – Ispettore superiore della Polizia Penitenziaria.
L’emozione naturale era stampata sui volti di ognuno di loro ,durante la lettura delle motivazioni che hanno portato loro i riconoscimenti, gli occhi sono rimasti fissi nel vuoto , come a riflettere e a proiettare alla loro mente e al loro cuore ogni attimo, ogni sequenza di quello che avevano fatto per gli altri, animati solo dalla voglia di fare del bene , di strappare quelle vite da una possibile morte certa o per alleviare i disagi che eventi avevano già manifestato ,oppure “restituire l’abitazione in cui viveva ” e quindi la dignità ad un uomo , a cui le condizioni di vita avevano negato ,il tutto in un ostentato anonimato la dignità ad un uomo che le condizioni di vita avevano negato . Civili e militari ,professionisti e gente comune , fra tutti anche il gesto del giovane Valerio Catoia che solo diciassettenne ,in una normale giornata al mare con la propria famiglia, a tratto in salvo una bambina dalle acque del litorale di Latina, un esempio di come la sua “diversità” fisica , non abbia impedito il suo grande gesto ,trasformandola in una diversità di umanità grande che non tutti sarebbero stati in grado di dare, teniamo a sottolineare come nel suo racconto quando abbiamo avuto modo d’incontrarlo ,ci abbia raccontato i fatti come se il suo gesto fosse stato normale, come se ad una richiesta d’aiuto fosse normale fare quello che lui ha fatto , la sua gioia è stampata nel suo sorriso , e l’emozione era palpabile nella sua decisa stretta di mano, così come emozionante è stato lo spontaneo abbraccio che il sindaco di Firenze , gli ha voluto offrire al termine della premiazione .
Abbiamo avuto anche l’onore e il privilegio di incontrare personalmente altri due protagonisti di questa giornata per avere con parole loro una sintesi di quanto li aveva visti protagonisti, uno di essi è il dott.Gabriele Benedetti (Scudo d’argento di San Martino),per il salvataggio in acqua di 4 persone nell’ultima estate 2017, che risponde alle nostre domande dicendo che il motivo del suo gesto è stato semplicemente l’istinto di aiutare chi è in difficoltà ,un po’ come fanno gli animali ,aiutiamo senza pensarci su ,in maniera istintiva e quindi passare da un attimo di relax sotto l’ombrellone al gettarsi in acqua , quindi un gesto istintivo durante il quale nelle varie bracciate avanti e indietro dalla riva per mettere in salvo le persone ,viene accompagnato da mille pensieri, dalla paura di non farcela, sopraggiunge una certa razionalità su quanto sta accadendo , ma che in realtà non esiste perchè l’istinto predomina e si va avanti, un evento che lo ha segnato anche in maniera traumatica per la paura che sopraggiunge in quei momenti e riviverla oggi è stato un po’ forte, però il solo ricordo che oggi queste persone ancora ci sono e averle anche rincontrate mi ha donato una gioia immensa.
Degno di nota e di semplicità anche le parole che abbiamo avuto il piacere di ascoltare dalla voce di Luigi Divan – Appuntato scelto della Guardia di Finanza ,in servizio al comando scuola alpina di Predazzo in Trentino, che nell’inverno scorso in un giorno particolarmente freddo ,quando nel suo rientro a casa dopo il turno di servizio ha notato che un appartamento “tipico” di quelle zone con forte presenza di rivestimenti in legno e abitato da due persone anziane di cui una non deambulante e quindi impossibilitata a scendere dal letto dove si trovava ,era invaso dalle fiamme scaturite dal mal funzionamento di una stufa e quindi il suo pensiero dopo aver ovviamente allertato i vigili del fuoco, è stato quello di entrare per mettere in salvo le persone al suo interno quando anche lui con la persona in braccio si è trovato “circondato” dalle fiamme e quindi impossibilitato ad uscire e solo un puro caso , forse l’apertura per mano dell’altra persona anziana all’interno ,di una finestra o similare ha per un attimo deviato il flusso delle fiamme consentendo di aprire un varco che ha permesso al militare di portare entrambi in salvo.
L’occasione è stata per noi gradita anche per aver avuto modo di avvicinare la giovane Bianca Guscelli, nipote del maestro Brandimarte, che da meno di un anno sta portando avanti il marchio di famiglia non dimenticando mai la tradizione , e questo evento ne è una dimostrazione ,così come per sua stessa affermazione non ci potrebbe essere innovazione senza tradizione, aggiungendo che questa premiazione è stupenda soprattutto per quello che rappresenta ,fin dal 1983 anno in cui ha preso il via e oggi come la prima volta è un onore per Brandimarte essere chiamato a realizzare gli Scudi di san Martino, che ci sentiamo di identificare come vere opere d’arte,che subito rapiscono lo sguardo di chi le ammira ,un riconoscimento a quelle persone che definisce eroi, uomini e donne che fanno del bene assoluto al prossimo. Nella breve conversazione Bianca ci tiene a sottolineare che l’emozione personale nell’ascoltare i gesti e vedere negl’occhi queste persone , protagoniste di azioni incommensurabili è fortissima, e precisa che questi riconoscimenti non potranno mai sdebitarci di quanto loro abbiano fatto per il prossimo, però la rendono felice e orgogliosa di poter continuare a dare il suo segno di riconoscenza con lo Scudo ,come prima di lei faceva suo padre e primo fra tutti il nonno ,nonché maestro Brandimarte Guscelli, che sempre aveva saputo aprire le porte della sua bottega a chi la vita aveva negato fino ad allora un sorriso offrendo una possibilità di rinascita, con un valore aggiunto ,ovvero quello di creare dal nulla un opera d’arte.
Concludiamo le nostre interviste avvicinando con piacere Lorenzo Lupi (tesoriere dell’Istituto di San Martino) per avere dalla sua voce qualche maggiore dettaglio di questo evento e per conoscere più da vicino l’Istituto stesso. E quindi come oramai dal 1983 ogni anno una commissione specifica presieduta da un membro esterno all’istituto , valuta le varie segnalazioni di benemerenza presentate da varie organizzazioni e simili al fine di deliberare i destinatari del premio, lo spirito dell’iniziativa è semplicemente dettato dal tempo e dalla passione che i soci dell’istituto ogni anno vi dedicano, l’evento di oggi è il compimento massimo dell’anno dell’istituto , che comunque durante l’anno promuove ed esplica varie iniziative sempre ad aiuto dei più indigenti , e quindi sotto la soglia di povertà a cui vengono consegnati in maniera assolutamente anonima dei pacchi di beni di prima necessità . L’istituto di san Martino non è assolutamente una realtà locale ma bensì al contrario vanta una vasta selezione di delegazioni in tutto il monda a partire dagli Stati Uniti, alla Cina.
Ci congediamo da questo stupendo evento carichi d’emozioni che spero da queste parole possano essere trapelate a voi tutti, così come palpabile era in ogni stretta di mano, e luminosa in ogni sguardo e l’aria che si respirava era solo quella del bene disinteressato per il prossimo.
Foto di Massimiliano Gavazzi