Brembio (Lombardia) 30 dicembre 2015

Quattro azioni criminose di rilievo in poco più di un mese

Ha suscitato allarme e sgomento nella popolazione il tentativo di furto al bar “Da Cri” a Brembio lunedì notte soprattutto per le modalità con cui è stato effettuato l’assalto al locale pubblico situato nella centralissima Via Gramsci. Intorno alle tre di notte, ignoti hanno legato ad una automobile l’inferriata che proteggeva l’ingresso strappandola dai supporti e abbandonandola in mezzo alla strada, dopodiché hanno forzato la porta d’ingresso. L’obiettivo erano con tutta probabilità le slot machine collocate nei pressi dell’entrata. Il tentativo di furto però è stato sventato dalla stessa titolare del bar che dormiva sul divano in un locale attiguo, svegliata dal pastore tedesco, che avvertendo la presenza di intrusi, si è messo a ringhiare. Le grida della donna, che ha immediatamente chiamato il 112, hanno messo in fuga i ladri, i quali sono riusciti a far perdere le tracce nonostante il pronto arrivo dei carabinieri della compagnia di Codogno. Si può sperare che le telecamere della vicina banca abbiano registrato immagini utili alle indagini.
Ancora ieri è stata segnalata intorno alle 20 un’intrusione di malviventi in una villetta di Via Roma, messa a soqquadro con un bottino di oggetti d’oro. Il rincasare del proprietario ha messo in fuga i ladri. I carabinieri, allertati immediatamente, anche in questo caso non hanno potuto fare altro che effettuare i rilievi di prassi e raccogliere la denuncia del derubato.
I furti seguono a breve distanza di tempo altri avvenuti in paese a novembre. A metà novembre era stata presa di mira la chiesetta della frazione Cà de Folli, dove i ladri avevano asportato canali e grondaie in rame. Nella notte di sabato 21 novembre, obiettivo dei malviventi era stato un altro esercizio pubblico, l’Anastasia Pub, situato nella centralissima Piazza Matteotti. I ladri, introdottisi nel locale, avevano preso di mira le slot machine ed il registratore di cassa. In poco più di un mese sono dunque quattro le azioni criminali di rilievo che hanno visto il paese sotto scacco.
Sul periodico dell’Amministrazione comunale, “La Gazzetta di Brembio”, distribuita prima di Natale si parla anche di sicurezza evidenziando l’iniziativa della costituzione nel mese di febbraio di quest’anno di un gruppo di “Controllo del vicinato” tra gli abitanti di tre vie che negli scorsi anni sono state ripetutamente terreno preferito delle “scorrerie” di ladri, tanto da costringere praticamente tutti gli abitanti a mettere le inferriate a porte e finestre: Via Caravaggio, Via Carlo Alberto Dalla Chiesa e Via Ugo Foscolo. L’attività del gruppo, regolarmente registrato presso l’associazione nazionale (ACdV), consiste in uno scambio tempestivo di informazioni, attraverso cellulare o smartphone, tra i residenti nelle tre vie al verificarsi di situazioni sospette o di pericolo, che permette di alzare il livello di attenzione sulla situazione e di monitoraggio, un’azione che può arrivare nei casi estremi alla richiesta di intervento delle forze dell’ordine. Nel foglio informativo comunale si aggiunge che la presenza del gruppo, una volta superati alcuni ostacoli di natura formale, sarà segnalata mediante l’istallazione di appositi cartelli nelle vie, che possono fungere da deterrente. L’articolo non manca di evidenziare come tale presenza non sia tuttavia di per sé garanzia di sicurezza, ma può rivelarsi utile, soprattutto a diffondere un maggior senso civico ed una partecipazione dei cittadini a garantire una maggiore attenzione a quanto accade nel proprio quartiere. E si esprime l’auspicio che altri analoghi gruppi possano sorgere in altre zone di Brembio.
L’assalto ai due locali pubblici nel centro del paese mette però in evidenza quello che rappresenta un concreto problema di Brembio: lo svuotamento del centro storico legato soprattutto, nel corso di più d’un decennio, ad una politica edilizia avventata con nuove occupazioni di suolo agricolo invece di favorire o incentivare il recupero urbano. Già dalle prime ore della sera, soprattutto d’inverno, le vie centrali, dove le molte attività commerciali che le animavano hanno chiuso da tempo, e ad abitare sono solo poche famiglie, appaiono del tutto deserte. Non stupisce, dunque, che malviventi possano ideare azioni spettacolari come quella messa in atto per assaltare il bar “Da Cri”, immaginando di poter operare indisturbati.