I “Racconti” di Josefina Plá alla “Casa Internazionale delle Donne” di Roma
Evento patrocinato dall’Ambasciata del Paraguay in Italia
Dopo la presentazione di Firenze, nel 2013 ecco che l’opera della poliedrica Josefina Plá arriva anche a Roma, e grazie al patrocinio dell’Ambasciata del Paraguay e all’ospitalità della Casa Internazionale Delle Donne è possibile accostarsi al lavoro di questa poetessa e scrittrice spagnola di adozione paraguaiana. Editi per la prima volta in traduzione italiana, a cura di Francesca Di Meglio, si possono così leggere i migliori “Racconti” di Josefina Plá vissuta per quasi l’intero secolo scorso (1903-1999), che vivendo in Sud America, dove trascorse gran parte della sua vita, fu figura intellettuale di primo piano e con la sua personalità variegata e carismatica portò un contributo decisivo in ambito culturale, sociale e artistico del Paraguay. Nonostante la molteplicità degli interessi e dell’attività intellettuale che la tennero impegnata per tutta la sua vita come giornalista, drammaturga, saggista, poetessa e scultrice di ceramica, in Europa è rimasta a lungo ignota ai più. Finalmente, la dottoressa Di Meglio, dell’università di Firenze, che proprio come dice il suo nome “di meglio” non poteva fare, appassionata del genere, presenta la sua tesi di laurea “Tra Josefina Plá e i canti Mbya: le strutture narrative europee e l’eredità guaranì nella letteratura paraguaiana moderna” il cui progetto evidenzia “l’analisi delle peculiarità che caratterizzano la letteratura del Paraguay, partendo dall’esame di tre elementi principali: l’opera dell’indiscussa modernizzatrice della cultura paraguaiana, Josefina Plá, improntata al realismo critico e alla ricerca dell’autenticità espressiva; i testi esoterici guaranì, così come furono rivelati all’antropologo León Cadogan nel 1959; ed infine, le strategie che la letteratura moderna ha adottato per dar voce alle due lingue/anime del paese, conciliando la cultura europea di cui la scrittrice canaria fu portavoce e l’oralità ricca di metafore del “pensiero selvaggio”guaranì”, come riporta la sua Tesi. Ecco quindi che la traduzione de i “Racconti” assume un significato ampio perché costituiscono un documento straordinario della società paraguayana tra gli anni Trenta e Sessanta del secolo scorso, e molti testi sono di grande interesse anche dal punto di vista letterario. Si rivela quindi molto stimolante la presentazione a Roma, in gennaio 2015, di questa ricca opera per gli appassionati della cultura sudamericana e non solo.***
Carmen Minutoli ***
Italian Journalist***
Roma, gennaio 2015***
* ALLEGATI: LOCANDINA-INVITO- PROGRAMMA -COVER LIBRO-