Oggi 4 gennaio la ricorrenza della morte di Pino Daniele per la morte è avvenuto per problemi di cuore. Abbiamo tutti un blues da piangere, per dirla con il titolo di uno dei dischi più importanti del jazz rock italiano. E se quel blues è del Nero a Metà, del Lazzaro Felice, del Mascalzone Latino allora Napoli piange alla sua maniera. A due anni dalla drammatica scomparsa di Pino Daniele l’assenza è ancora e sempre più un assedio (Piero Ciampi dixit) come dimostreranno stamattina gli occhi lucidi dei visitatori della mostra dedicata al cantautore al Mamt di piazza Municipio, per tanti più semplicemente il museo Pino Daniele, ma, soprattutto, come dimostreranno le tante iniziative spontanee organizzate sino all’Epifania e anche dopo.Iniziative spontanee davvero, anzi anarchiche, senza nessuna regia a metterle insieme, senza nessuna forma di coordinamento, istituzionale o dal basso che sia: Napule è anche questo. Da stasera alle 21.30 ci sarà un flashmob all’ingresso del Borgo Marinari a Napoli, citare via rete dal pianista Danise.
Ricorrenza della morte di Pino Daniele
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