PONTEDERA – Rinvio a giudizio per un noto pregiudicato e la sua compagna, per una serie di gravi e pesanti ipotesi di reato. I due, come ultima residenza conosciuta, avevano quella di via Palestro a Pontedera. Giovedì18 settembre, il G.U.P. del Tribunale di Siena, nell’udienza fissata nella sezione indagini e udienze preliminari, aveva chiesto il rinvio a giudizio per una giovane donna originaria di Ponsacco (Pisa), R.C. nata nel 1992 e madre di un figlio piccolo, e il suo compagno Y. E A. marocchino, nato nel 1986, quest’ultimo con una recidiva quinquennale, “per aver, in più occasioni esecutive di un medesimo disegno criminoso ed in concorso tra loro, compiuto atti idonei…” – si legge nel dispositivo di richiesta di rinvio a giudizio del Pubblico Ministero – e qui tutta una serie di elencazione di articoli del codice penale, che vanno dalla tentata estorsione alla minaccia, calunnia e altro.
Lo straniero Y. E A. era salito alla ribalta della cronaca, appena 19enne, quando era stato trovato in possesso, dopo una lunga serie di appostamenti e indagini, sempre in provincia di Pisa, di 20 chili di hashish per un valore di oltre 100mila euro, di circa 3mila euro in contanti e 8 cellulari che gli “servivano” per i suoi traffici. Ultimamente gli era stato sospeso il permesso di soggiorno e tolta la residenza, ma continuava ad abitare, con arroganza e prepotenza, nella centralissima via Palestro, a due passi dal Comune e della caserma dei Carabinieri. Poi, circa un anno fa, un ufficiale giudiziario riuscì a sfrattarlo. Ed ora, il Tribunale di Siena lo vuole giudicare insieme alla sua donna.
giorgio mancini
Rinvio a giudizio per pregiudicato e la sua donna
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