Dunque, Miglio difende la sua ordinanza di divieto di accesso e transito nel Cimitero anche ai disabili.
Secondo il Primo cittadino, poiché ci sono tante autorizzazioni, poiché ci sono accessi non autorizzati, è necessario il coprifuoco. Nessun disabile al cimitero.
Stessa cosa dovrebbe avvenire anche per il centro storico così da vietare anche a se stesso di accedere con suo macchinone alla ZTL per entrare a Palazzo Cestini.
C’è tutta l’arroganza di prevaricare sui diritti dei più deboli, con una evidente azione discriminatoria. Purtroppo l’ennesima azione che conferma che il Sindaco sa alzare la voce con chi è più debole ma poi nasconde furbescamente cose importanti e grosse (esempio il compostaggio) perché gli manca l’onestà intellettuale di chi dovrebbe operare nella trasparenza misurandosi con chi può tenere testa.
Il suo è un operare da vigliacco.
Il traffico di autoveicoli va risolto con le attività degli uffici. Non con provvedimenti restrittivi totalizzanti che discriminano chi non può lasciare la macchina per entrare a piedi nel cimitero.
Va chiesta agli uffici una verifica immediata sul rilascio (troppo facile) di autorizzazioni e una azione di revoca per quelle illegittime.
Oppure dotare il cimitero di sistemi di controllo automatico sulle targhe per tutelare sia i cittadini che hanno diritto di passeggiare senza timore di essere investiti e contestualmente i disabili che hanno titolo.
Oppure, ancora, dotarsi di una vettura elettrica per il transito nel cimitero.
Questa sarebbe la strada da seguire di una amministrazione equilibrata, guidata da senso di umanità, che sopratutto
sistema i problemi degli uffici con gli uffici.
In questa, persino i surreali problemi di traffico dei vivi nel posto di quiete dei morti, si risolvono col pugno forte sui i più deboli.
Suggerisco a Miglio di revocare quella discriminatoria ordinanza e di adoperarsi per punire gli errori di chi sbaglia con i mezzi di cui dispone senza limitare i diritti di chi non ha colpa ma vive già nel disagio.
Vorrei ricordarti signor Sindaco che tu amministri per fornire servizi ai cittadini non per privarli. Vergogna.
Avv Rosa Caposiena