Palermo (Sicilia) 03 agosto 2017

S.O.S. Emergenza Rifiuti a Palermo

Premesso che le nuove normative europee e nazionali impongono la raccolta differenziata porta a porta ed il massimo recupero di materia (rifiuti zero o quasi).
Il recupero della materia garantisce la valorizzazione dei cosiddetti “rifiuti”, tale valorizzazione ci consente di ricavare dei soldi dal conferimento ai consorzi di filiera delle materie recuperate invece di obbligarci ad affrontare i costi della discarica o dell’incenerimento. Questo cambio di gestione consentirà l’abbattimento dei costi di gestione dei rifiuti oltre ad evitarci le multe da parte della comunità europea per il mancato raggiungimento delle percentuali prescritte di raccolta differenziata.

Si chiede:

1-Implementazione in tutta la città di Palermo della Raccolta differenziata puntuale del tipo “Porta a Porta”, comprensiva delle componenti dell’umido e del non riciclabile e con la contestuale e totale rimozione dei cassonetti stradali di conferimento di qualunque tipologia di rifiuti;
2 – Ripristino ed integrazione dei cestini gettacarte.

Ritengo che adottando i dovuti accorgimenti si potrà garantire un efficiente servizio pubblico scongiurando il verificarsi di nuove emergenze rifiuti.
La città di Palermo, continuo a sostenere, merita rispetto anche ambientale, facciamo in modo che si sviluppi un senso civico soprattutto tra noi cittadini con l’introduzione e l’ampliamento di accorgimenti e soluzioni che ci agevolano in tal senso.

Ormai è emergenza per tutti i cittadini di Palermo.
Vogliamo che siano adottate con la massima urgenza tutte le azioni possibili per debellare questo vergognoso problema.
E’ in gioco la salute delle persone
E’ in gioco la reputazione del capoluogo siciliano
Basta con questo scempio
Comune, Regione, Stato trovate subito soluzioni
Siamo al collasso
E’ emergenza !!!

Non incendiate i cassonetti con la spazzatura
Fa male !!!
La diossina è tossica!!!!
È peggio!!!
Fate girare il messaggio a tutti !!!!

Questa non è assolutamente un azione di protesta, ma un modo per far rispettare i nostri diritti.