DI VITTORIO BERTOLACCINI detto COBRA DUE
SALA TEMPLARI UGO DE ANGELIS “IN QUELLA FOTO C’E’ MARIA” San Felice Circeo 12 Agosto ore 20.00
Ugo De Angelis, architetto e scrittore, dopo vari premi letterari ricevuti approderà sulla mitica isola di Circe e, Sabato 12 Agosto alle ore 20.00, presso “La Porta”, nella splendida sala dei Templari e, al cospetto della statua marmorea della Maga Circe, presenterà il suo libro storico e di indiscusso successo “In quella foto c’è Maria”. Una foto di copertina che ritrae bambini intenti a giocare in un cortile e, dove grazie alle ricerche di archivio svolte con perizia e meticolosità in Archivi e Biblioteche importanti come quelli della Città del Vaticano e la Biblioteca Nazionale, è stato possibile datare, localizzare e riconoscere la giovinetta Maria Goretti immortalata nello scatto. Un libro storico che ripercorre l’ambiente, il modo di vivere, le usanze, i verbali redatti poche ore dopo l’aggressione violenta per opporsi allo stupro subita dalla giovinetta con la conseguente morte poche ore dopo. Un libro che fa un quadro storico e che non si vuole soffermare sulla questione religiosa e che poi ha portato la Chiesa a decretare Maria Goretti Santa.
Ugo De Angelis ha presentato numerose volte questo libro ma a San Felice Circeo ci sarà la novità della presentazione teatrale, recitazione, eseguita da Gina Ragazzo e Nicola Pagano, può accennarci qualcosa in merito?
“Credo infine che sabato stupiremo gli spettatori anche con l’esibizione di Gina Ragazzo e Nicola Pagano in una performance artistica e teatrale di recitazione di alcuni brani del mio libro. Un connubio artistico e letterario in una magica serata agostana in compagnia della maga Circe. BUFFET, INGRESSO LIBERO”
Sincero, appena laureato in Architettura, poteva mai immaginare di riuscire a trovare una “foto” così importante per un libro storico che ruota attorno alla ricostruzione della vita in ogni suo aspetto al periodo di Maria Goretti ricostruendo la storia con la S maiuscola? Nel suo cuore ha pensato che questa foto recuperata da un’autorità religiosa che ha avuto un lampo nella mente e si è ricordato dell’esistenza di questa foto sia stato un fatto voluto da qualcuno lassù, la manina, quel cosiddetto aiutino soprannaturale e, che sia parte di un disegno divino?
“Devo dire che ho avuto la fortuna di incontrare persone di straordinaria cultura sia all’ Università che fuori le strutture accademiche. In Vaticano poi ho imparato molto sulla metodologia per fare ricerca. Non so se siano state una serie di coincidenze e o un disegno già scritto, ma di certo è che questi incontri che non sembrerebbero venuti per caso, poi hanno ottenuto risultati che conosciamo.”
Avere tra le mani una foto così importante è stato per lei emozionante ma, senza togliere il piacere della lettura del suo libro, quale documento che le è passato tra le mani di questi carteggi di Maria Goretti le ha provocato immensa commozione?
“È stata fatta una ricerca storica molto approfondita su quel contesto ambientale, sociale ed economico di fine 800. Una sorta di saggio storico o forse un’istantanea che permette al lettore di entrare in quello spazio temporale, come nella macchina del tempo. In un territorio allora campagna romana ed oggi inglobata nel nostro Comune. .Su questa base ho voluto dare al libro una forma narrativa facendo parlare gli stessi protagonisti su fatti e situazioni veramente accadute. È un libro non agiografico ma che racconta una storia terrena uno spaccato di un società di fine 800 e di un delitto avvenuto oltre un secolo fa ma che di fatto ripropone il tema purtroppo ancora attuale del femminicidio. “
Un libro interessante basato sui documenti storici che le hanno permesso di ricostruire tutto. Un libro che a volte è stato considerato a torto come la storia di una santa ma lei ha sempre subito fatto rettificare che è un libro che racconta la storia di Maria Goretti: la storia di una bambina quasi, se non già, donna precoce, la storia di un borgo e della vita di un borgo. E’ orgoglioso di aver ricevuto complimenti per la documentazione storica da parte di elevati ambienti ecclesiastici soprattutto non essendo entrato nel merito della santificazione?
“Beh quello che ovviamente mi ha fatto un enorme piacere è la lettera del Papa Emerito Benedetto XVI con i suoi auguri e i complimenti sul mio lavoro letterario. Chi ha letto il libro e mi ha scritto facendomi gli auguri e i complimenti per il mio lavoro letterario. Un ringraziamento alla giornalista Fiorella Cappelli sempre vicina e protagonista dei nostri eventi. E un grazie a Comune di San Felice che ha ospitato i nostri eventi un sincero ringraziamento al Sindaco, all’ Assessore Rita Petrucci, Angelo Guattari e Anna Tassini”