San Lucido (Calabria) 07 ottobre 2016

san lucido, affissioni abusive

La campagna referendaria per il Si e per il No è già nel vivo nonostante manchino circa due mesi, botta e riposta politici che accendono toni ed animi tra le parti. Ma non solo, da buona (o cattiva) campagna elettorale che si rispetti ecco le affissioni abusive, i manifesti tanto discussi non autorizzati, e le conseguenti polemiche. Discussioni anche di merito che riguarderebbero sul territorio le affissioni abusive del Si al referendum, mentre è noto anche agli organi di controllo che l’attività di propaganda a mezzo affissioni è regolata dalle disposizioni di legge e può avvenire solo negli spazi dedicati. Ed invece i Si in bella vista appaiono e compaiono in diversi posti e su vari muri, naturalmente ben visibili e chiari da non poter sfuggire a nessuno, nemmeno ad Istituzioni e polizia municipale. Ogni qualvolta si avvicina una data elettorale e per tutto il precedente periodo di tempo di campagna e propaganda, andrebbero ricordate le norme che regolano le modalità di affissione dei manifesti, delle scritte e dei segni di propaganda fissa e su mezzi mobili, “richiamando in particolare le disposizioni di legge che vietano l’affissione dei materiali di propaganda elettorale al di fuori degli appositi spazi a ciò destinati da ciascun Comune, nonché le iscrizioni murali e su fondi stradali, palizzate e recinzioni e, a maggior ragione, su monumenti ed opere d’arte di qualsiasi genere, a tutela del decoro e dell’estetica cittadina”. Una normativa ed una raccolta di informazioni, puntualmente disattese infrante calpestate come fosse la cosa più naturale da farsi. D’altra parte, lo stupore e la meraviglia per il non rispetto delle regole, svanisce in un attimo, quando è proprio la “mala politica” a dettare regole e principi di vita dei cittadini, sistematicamente gettati alle ortiche, la dove dignità e democrazia, anche in questo contesto, non hanno affatto spazio e peso.