L’ENNESIMA, E PURTROPPO NON ULTIMA, STRAGE DI CITTADINI INERMI A BARCELLONA, AVVENUTA NELL’AMBITO
DELL’ENNESIMA GUERRA INTERIMPERIALISTICA IN ATTO!
di Domenico Savio*
Il capitalismo e l’imperialismo sono due mostri sanguinari che detengono il potere economico, finanziario e politico il primo a livello nazionale e il secondo, che è l’espansione internazionale del primo, a livello mondiale. Ambedue si nutrono della detenzione del potere economico e militare sui popoli, dello sfruttamento delle masse lavoratrici e popolari e delle risorse naturali del pianeta, della concorrenza interimperialistica, che genera guerre di occupazione e di espansione territoriale e assassinio di popoli interi. Nell’era moderna le varie componenti dell’imperialismo – quelle storiche statunitense, canadese, europea, araba e giapponese e quelle emergenti indiana, brasiliana, cinese e russa – hanno imparato a concordare e dividersi pacificamente i mercati e gli affari, ma siccome la loro esistenza fonda principalmente sulla concorrenza e il controllo dei mercati la lotta per la supremazia è inevitabile, così come è ineludibile la contraddizione esistente tra lavoro e capitale fin quando la rivoluzione proletaria socialista non annienterà definitivamente il sistema economico e politico borghese e capitalistico.
La strage di Barcellona, come quelle precedenti e quelle che seguiranno con assoluta certezza, è figlia naturale delle guerre interimperialistiche in atto da sempre sul pianeta. Dalla fine della seconda guerra mondiale del secolo scorso la maggiore potenza imperialistica degli Stati Uniti d’America, integrata e seguita fedelmente dalla forza dell’imperialismo canadese ed europeo, prima ha lavorato per la distruzione dell’Unione Sovietica e l’intero mondo socialista realizzato sulla Terra e alla cui rinascita rivoluzionaria lavorano i coerenti marxisti-leninisti, e poi ha cercato di imporre e mantenere il proprio dominio politico, economico e militare sul mondo intero. Per questa pretesa e prospettiva di governo unico imperialista americano-europeo sul pianeta negli ultimi decenni sono state scatenate le guerre interimperialistiche di aggressione e di occupazione della Iugoslavia, dell’Afganistan, dell’Iraq, della Siria e della Libia, con l’assassinio di Saddam Hussein, Muammar Gheddafi e il processo imperialistico a Slobodan Milosevic, oltre alla penetrazione progressiva dell’imperialismo economico, militare e politico occidentale nei paesi ex socialisti dell’est europeo. Senza parlare delle tante altre guerre interimperialistiche combattute e in corso sul continente africano.
Naturalmente l’imperialismo arabo, palese od occulto che sia e in parte o totalmente, per non cedere il proprio potere feudale e quello sulle risorse e riserve minerarie giacenti nel suo sottosuolo reagisce come meglio può lavorando sul terreno apparente della diplomazia e più concretamente della risposta militare e terroristica. Noi comunisti, formati alla scuola della dialettica e del materialismo scientifica, non siamo così ingenui da credere che l’Isis, col suo Stato islamico, e al-Qaeda siano costituiti solo dalla manovalanza che combatte nei paesi mediorientali o organizza e porta a termine le stragi in Europa e in Africa in modo particolare. Dietro ci sono chiaramente i potenti finanziatori petrolieri e banchieri, cioè l’imperialismo arabo che cerca di contrastare e avanzare contro l’odierno dominio dell’occidente. La tanto pubblicizzata lotta dell’Occidente alle minacce dell’integralismo islamico e al cosiddetto terrorismo jihadista serve solo per mascherare la realtà del contendere e per accattivarsi il consenso dei popoli occidentali nello scontro con gli infedeli dell’imperialismo nostrano. In tutto questo non va dimenticata la repressione di stampo neonazista che Israele conduce nei confronti dell’eroico e martire popolo palestinese, dove l’imperialismo americano ed europeo e quello israeliano sono uniti nel massacro quotidiano e sistematico del popolo della Palestina.
Dunque, anche la strage di Barcellona – e tutte quelle che allo stato delle cose seguiranno nei prossimi mesi e anni – è da annoverare tra le stragi conseguenti alle guerre interimperialistiche che negli ultimi secoli hanno insanguinato il pianeta. Di conseguenza il nemico da sconfiggere, da annientare e cancellare al più presto possibile dalla faccia della Terra è il capitalismo e la sua espansione imperialistica, due facce della stessa medaglia, ovvero è l’economia di mercato, è lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, è l’accumulo di montagne di profitti da parte di pochi parassiti imperialisti che oggi governano le sorti del mondo conosciuto, è la piovra della classe borghese e clericale che stende i suoi tentacoli grondanti di sangue sulle masse lavoratrici e popolari. Il Compagno Friedrich Engels diceva, pressappoco, che o i comunisti distruggeranno e presto il sistema capitalistico oppure questo distruggerà il pianeta intero, compreso il genere umano ed è quanto sta accadendo col persistere delle guerre fratricide e la distruzione dell’equilibrio ambientale del pianeta. Dunque, non esiste terrorismo peggiore del sistema sociale capitalistico e imperialistico, perché fautore dei più efferati terrorismi che la storia conosca.
E’ possibile cambiare il governo capitalistico e imperialistico dei singoli paesi e del mondo intero – con tutte le sue ingiustizie, disuguaglianze di sistema, repressioni da parte dei più forti sui più deboli socialmente, rapine legalizzate della classe padronale su quella proletaria, morti per fame, malattie, guerre e stragi che insanguinano le contrade del mondo – unicamente con la ripresa e lo sviluppo della seconda ondata delle rivoluzioni proletarie socialiste, dopo quella dell’inizio del secolo scorso, che conquistano il potere alla classe lavoratrice liberandola dal millenario sfruttamento padronale, aboliscono la proprietà privata dei mezzi di produzione, promuovono l’economia collettivizzata e costruiscono la società socialista sulla strada dell’edificazione di quella comunista. La tristezza che ci assale, ma che non ci sconforta nella lotta per il socialismo, è che a circa 10.000 anni di storia conosciuta dell’umanità la maggioranza dei popoli, soggiogata dal potere borghese, clericale e capitalistico, non si rende ancora conto della necessità e della possibilità di liberarsi dalle catene dello sfruttamento e della sottomissione capitalistica e imperialistica per abbracciare la causa della rivoluzione proletaria socialista e per costruire un mondo nuovo, dove la vita possa essere vissuta dignitosamente, libera dal bisogno e dall’oppressione altrui.
Evidentemente il faticoso cammino dell’emancipazione sociale della maggioranza dei popoli è ancora lungo da percorrere e noi marxisti-leninisti ne siamo di certo la guida sicura. Ma ogni prospettiva di rivoluzione non può che partire dall’esistenza e dalla crescita di un autentico partito comunista di classe e rivoluzionario marxista-leninista. Di qui il nostro modesto e incessante lavoro per fare sempre più forte il Partito Comunista Italiano Marxista-leninista promuovendone convinte adesioni rivoluzionarie ispirate al pensiero e l’opera dei nostri grandi Maestri del proletariato internazionale Marx, Engels, Lenin e Stalin, convinti come siamo che il successo di ogni rivoluzione socialista e la costruzione di ogni Stato socialista non può che avvalersi dell’esperienza rivoluzionaria del Partito Comunista bolscevico dell’Unione Sovietica e dell’opera immortale di Lenin e Stalin nella costruzione del primo e sterminato paese socialista della storia.
Nel piangere le vittime di Barcellona e tutte quelle che le hanno precedute e seguiranno auspichiamo che presto i popoli della Terra trovino la volontà e la forza di liberarsi dalle menzogne e dalla propaganda della comunicazione stampa-radio-televisiva dominante, posta al servizio del sistema sociale e del potere economico e politico capitalistico regnante, per imboccare la strada della lotta di classe e della rivoluzione socialista. Il P.C.I.M-L. lavora concretamente e coerentemente alla prospettiva del socialismo prima e del comunismo dopo e per tale obiettivo di portata storica e universale invita i sinceri rivoluzionari a iscriversi al Partito – secondo le modalità previste dallo Statuto -, anche in vista del suo 4° Congresso nazionale di novembre prossimo.
Forio, 18 agosto 2017.
* Segretario generale del P.C.I.M-L.
domenicosavio@pciml.org