A Roma lo sciopero sociale lanciato dal mondo dell’istruzione è stato arricchito e colorato da migranti e precari. Nella Capitale sono state unite le varie vertenze che affliggono il Paese, come la mancanza di diritti e rispetto, la necessità di fermare gli sfratti non colpevoli, ma anche la necessità di lavoro e istruzione pubbliche e garantite. A questa variegata composizione si sono poi aggiunti i sindacati di base e quella parte di studenti che svolgono lavori precari, non tutelati e instabili, lavori che rendono impossibile qualsiasi tipo di progettualità futura.
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