Uno dei due aerei era a “un’altezza non prevista”
Secondo i primi accertamenti il velivolo pilotato dal capitano Mariangela Valentini era molto più basso rispetto al programma: 300 metri, anziché 3mila: “Ma vanno valutati tutti gli elementi, non è detto che ci siano delle colpe”
“Il pilota – spiegano fonti della procura citate dall’Ansa -, può avere mille ragioni di natura tecnica che lo possono indurre a cambiare l’altezza pianificata. Il pilota al momento del volo deve prendere in considerazione mille cose e può quindi decidere il da farsi”. “Naturalmente – hanno precisato il procuratore militare di Verona Enrico Buttita e il sostituto militare Luca Sergio che il fatto che il capitano Valentini si trovasse alla quota sbagliata non significa che abbia avuto delle colpe”. La procura militare scaligera sottolinea che la magistratura di Ascoli, intestataria dell’inchiesta ordinaria sull’incidente per l’ipotesi di disastro colposo, ha avviato una serie di consulenze tecniche e “solo alla fine si potrà sapere come sono andare le cose e se ci sono eventuali responsabilità. Ci vorrà ancora qualche mese per conoscere i risultati delle perizie”.