Mombello Di Torino (Piemonte) 19 aprile 2016

Simone Toscano al Salone Internazionale del Libro di Torino

Il giovane scrittore con il suo romanzo d’esordio “Edmund Brown” sarà tra gli autori della Aster Academy International al prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino.

Simone Toscano, il suo romanzo d’esordio dal titolo “Edmund Brown” (Youcanprint) è stato accolto molto positivamente da un nutrito gruppo di lettori. Edmund Brown è il nome del protagonista del romanzo che ha un potere che lo rende speciale, vedere in anticipo la morte delle persone, condizione che lo proietterà in molteplici situazioni che metteranno seriamente alla prova il suo rapporto con la vita e con gli altri. “Come vive un uomo costretto a sapere, a volte anche con decenni di anticipo, come e quando moriranno le altre persone? Com’è stare in ufficio, passare un documento al collega di fianco, e di colpo cadere in trance e vedere la morte futura di quell’uomo? Assistervi impotente, come in un orribile incubo. Prevedere come morirà il prossimo; se di una morte violenta, se di una malattia. Se ancora giovane, se molto vecchio. Come si può vivere con un oscuro segreto del genere senza impazzire? Senza cercare aiuto? Tutti cercano di non pensare alla morte, di ingannare le proprie esistenze con un giusto mix di impegni e felicità, cercando il più possibile di non pensare all’inevitabile momento in cui la fine arriverà per loro stessi o per le persone a loro care. Tutti, tranne Edmund Brown. Edmund Brown vive nella piccola comunità di Castrol, dove lavora come barista/barman alle dipendenze del burbero Jym Rodd. Ha 30 anni e convive con le agghiaccianti “visioni di morte” da quando era bambino. Ma la fragile barriera di normalità che ha costruito attorno al suo segreto sta per crollare… ”

Intervista:
D: Simone, questo è il tuo libro di esordio, ma quando nasce la tua passione per la scrittura?

R: La mia voglia di scrivere un romanzo è figlia della grande passione che ho per la lettura da quando avevo 14 anni. Ho iniziato a scrivere Edmund Brown nel maggio del 2014, così , da un momento all’ altro. Senza alcun tipo di pressione ho goduto di ogni attimo della stesura della storia e mi sono divertito da morire a creare personaggi e situazioni. Quindi più che di una passione per la scrittura parlerei di una passione per la lettura che mi ha portato a scrivere e pubblicare un romanzo mio.

D: “Edmund Brown”, è il titolo e il nome del protagonista al quale conferisci dei poteri particolari, perché questa scelta?

R: Mi piaceva la musicalità del nome. Brown è un cognome molto comune all’ estero e credo che anche il nome Edmund lo sia. Ma suona bene, no?

D: Pian piano nella lettura si comprende la condizione in cui è costretto a vivere il protagonista con le sue rivelazioni, lo hai pensato un po’ in senso autobiografico, ossia cosa faresti tu al suo posto, oppure lo hai lasciato totalmente alla fantasia?

R: Beh indubbiamente mi sono messo più volte nei panni di Edmund e degli altri personaggi del libro. Edmund ha alcuni valori in comune con il sottoscritto, ma non è Simone. Credo che nel libro ci sia una buona parte di me ma non necessariamente nei personaggi e nelle loro azioni. Non sempre, almeno.

D: La costruzione dei soggetti dei personaggi che incorrono, si è sviluppata nel corso della narrazione o li avevi in qualche modo previsti prima della stesura?

R: L’ unica cosa che avevo ben in mente fin dall’ inizio della stesura del romanzo è una scena che si trova praticamente a fine libro. Partendo da quella ho creato tutto il resto. A volte mi mettevo a scrivere senza avere la più pallida idea di cosa sarebbe accaduto e mi ritrovavo ad aver scritto 10 pagine in poco tempo. Mi ha aiutato molto appuntare le idee che mi venivano in mente (magari mentre ero in metro, in auto o in palestra) su un block notes. Idem per l’ evoluzione caratteriale dei personaggi e per il loro aspetto estetico. Alcuni spunti alla fine sono stati scartati e sono rimasti in quel block notes con una grossa X sopra. Altri sono finiti nella storia. Ma il block notes è stato fondamentale.

D: In senso di comunicazione di valori e di contenuto, cosa pensi ci troveranno i lettori nel leggere il tuo libro?

R: Molti mi hanno confidato, tramite la pagina Twitter ufficiale mia e del romanzo, che Edmund Brown li ha fatti riflettere sulla vita. Si sono chiesti se sapere in anticipo quando e come avverrà la morte degli altri sia un dono o una terribile maledizione. Se è meglio non sapere, ma poi…è davvero meglio non sapere? Si sono immedesimati nella situazione emotiva di Edmund e di altri personaggi. Edmund Brown parla di vita e di morte. Ma credo anche di amicizia, amore, coraggio e nostalgia. Forse ci invita a migliorare la qualità del poco tempo che passiamo su questa terra.

D: Com’è stato per te sperimentare per la prima volta il contatto con i lettori?

R: Una meraviglia. Lo scambio di emozioni con i lettori è la cosa più bella e appagante di tutta questa esperienza. Da lettore mi sono emozionato molte volte leggendo storie di altri autori, sapere di aver emozionato persone dai più distantii punti di Italia con una storia mia, con personaggi, caratteri, vicende uscite dalla mia fantasia è una sensazione bellissima. Quando vado su Amazon o sui vari bookstore dove è presente il mio romanzo e trovo nuove recensioni di sconosciuti che probabilmente non incontrerò mai di persona in vita mia, che hanno comprato e letto il mio romanzo e ne sono rimasti colpiti, delusi, coinvolti, emozionati o anche solo divertiti, provo un bel brivido di emozione dietro la schiena. Perché arrivare a toccare o anche solo ad intrattenere persone distanti e sconosciute con la propria storia è un piccolo miracolo, se ci riflettete un attimo. Quando sulla pagina Twitter un lettore mi posta la sua foto con il mio romanzo in mano, o mi scrive un pezzo del testo che lo ha colpito particolarmente, o mi rende partecipe del fatto che ha messo Edmund Brown nella calza della Befana per la sua ragazza, è impossibile per me non provare emozione e gratitudine per la bellissima avventura che sto vivendo. Si, ripeto : lo scambio con i lettori (dentro e fuori da Twitter) è la cosa più bella dell’ aver scritto Edmund Brown.

D: Hai qualche romanzo o idea per un nuovo libro da pubblicare?
R: No, al momento no.

D: Quali sono le tue letture/autori preferiti?
R: Leggo di tutto. Dalle biografie Rock, ai generi più disparati. Faletti, Eco, Brown, Carrisi, Larson, Dickens e molti altri. Indubbiamente il genere di Dan Simmons, R. Matheson e Stephen King è quello che amo di più. Per il Re poi ho proprio un grande amore. Capolavori come IT, L’Ombra dello Scorpione e La Torre Nera mi hanno toccato ed emozionato in maniera coinvolgente e profonda. Se amo la lettura gran parte del merito è del signor Stephen King, senza alcun dubbio. Tra l’ altro da suo fan mi sono iscritto al forum ufficiale italiano del Re StephenKing.it dove ho proposto umilmente il mio romanzo nella sezione esterna alle opere dello scrittore del Maine. Ho avuto l’ onore e la soddisfazione di sapere che buona parte dello staff di StephenKing.it ha letto e apprezzato Edmund Brown e credetemi quando vi dico che per me questa cosa non ha prezzo. Non parliamo di un forum qualsiasi di appassionati del Re, ma del forum italiano numero uno, ufficiale, che compare da anni su ogni libro di Stephen King. Permettetemi dunque di dirlo in questa sede : grazie StephenKing.it per la disponibilità e il supporto. Siete i migliori!

D: Nella stesura, tecnica di linguaggio, ti ispiri a qualche autore in particolare?
R: Cerco di non scopiazzare da nessuno, mi piace avere un mio stile. Immagino però che, in qualche modo, gli autori che ho nominato nella precedente risposta mi abbiamo influenzato. Stephen King più di tutti.

D: Hai altre passioni oltre la scrittura?
R: Si, molte. La musica Rock di grandi gruppi come AC/DC, Aerosmith, Queen, Led Zeppelin, Bonjovi, Guns N’ Roses e molti altri. La musica italiana di autori come Baglioni, Battisti, Antonacci, Pino Daniele ,Grignani e altri. Inoltre suono chitarra e tastiera. Amo lo sport e pratico arti marziali da alcuni anni. Adoro lo sci. Sono un patito del cinema e delle serie tv (Twin Peaks , Lost , X-Files, C.S.I e I Soprano su tutte.) E potrei continuare ancora per un bel pezzo.

D: A Maggio “Edmund Brown” sarà con la Aster Academy al Salone Internazionale del Libro di Torino, cos’è per te scrittore questa importante manifestazione letteraria?
R: Il Salone del Libro di Torino è un evento stupendo e mai mi sarei immaginato di andarci nelle vesti di scrittore. Ringrazio di cuore Alessio Follieri e l’Aster Academy per aver proposto a me e al mio romanzo di esserci.

“Edmund Brown” lo trovi al Padiglione 1 Stand D64 Aster Academy International
www.asteracademy.blogspot.com