Mombello Di Torino (Piemonte) 17 novembre 2017

Sinlai:” protesta degli operatori di vigilanza”

Sinlai e Assial lanciano l’offensiva contro un contratto che ritengono “al ribasso” e criticano un atteggiamento troppo accondiscentente di altre sigle.
“I diritti dei lavoratori sono ormai una chimera grazie alle politiche liberticide dei vari governi, non ultima quella denominata Jobs Act di Matteo Renzi, i sindacati tradizionali ormai fanno politica sulla pelle dei lavoratori, firmando accordi a dir poco sconcertanti. Una categoria ormai ridotta alla fame è quella che viene sottoposta al Contratto nazionale Vigilanza – Servizi Fiduciari, categoria che ad oggi viene applicato il CCNL a ribasso”.
E’ una levata di scudi, quella che fanno a favore dell’intera categoria di lavoratori, Luigi Cortese (Commissario Piemonte SI.N.LA.I.) e Carmelo Zacame,Segretario Nazionale AS.SI.A.L.

Di cosa si tratta? “Si tratta di un accordo sindacale, sottoscritto da CGIL e CISL, dove si prevede una paga orario di 4,40 Euro l’ora lorde, che al netto diventano circa 3,30 Euro, com’ è possibile vivere con queste cifre? Com’è possibile che un sindacato, con il benestare di tutte le parte in causa, possa aver avuto il coraggio di sottoscrivere questo accordo?”. E proseguono: “Le organizzazioni sindacali che rappresentiamo, monitorando attentamente da tempo la situazione in essere ai lavoratori a cui viene applicato il CCNL Vigilanza -Servizi Fiduciari e legandoci a varie sentenze recenti dei Tribunali Lavoro di Milano e Torino, e avendo degli Associati che versano in tali condizioni, hanno deciso di accendere la polemica sul CCNL a ribasso. Noi non possiamo accettare che i lavoratori assunti con questo CCNL possano sottostare a queste condizioni, percependo una paga così bassa da portarli a vivere sotto la soglia di povertà, andando a ledere la loro dignità e quella della loro famiglia”.

“Noi, come OO.SS. SI.N.LA.I. e AS.SI.A.L. – concludono – chiediamo ai lavoratori coinvolti di schierarsi e lottare con noi, il sindacato tradizionale vi ha ormai svenduto è ora di riprenderci la dignità che ci è stata tolta”.