Roma, Piazza Indipendenza: Solidarietà del MSFT alla Polizia
In quest’Italia oramai completamente allo sbando, dove l’illegalità, il latrocinio, il malaffare, le soverchierie la fanno sempre più da padrone, non ci meravigliamo affatto per quello che succede a Roma, dove la magistratura apre un’indagine contro un poliziotto che, nel pieno di un’operazione di sgombro di delinquenti che abusivamente occupavano Piazza Indipendenza, avrebbe detto ai suoi colleghi che se fosse stato necessario, a fronte di lancio di oggetti pericolosi per la loro incolumità, questi avrebbero dovuto reagire anche spaccando il braccio di colui, coloro, che si rendesse artefice dell’aggressione.
Il tutto avveniva durante un’operazione di polizia che vedeva migranti, che stazionavano da giorni in Piazza Indipendenza, dopo essere stati allontanati da un edificio che avevano occupato illegalmente, ingaggiare una vera e propria guerriglia contro i militari, resistendo e aggredendoli, fino a lanciare contro le Forze dell’Ordine ogni sorta di oggetti, sassi, bottiglie, suppellettili ed anche delle bombole, con possibili conseguenze per loro incolumità.
Per un lunghissimo tempo Piazza indipendenza si è trasformata in un vero e proprio campo di battaglia. Alla fine solo quattro delinquenti sono stati arrestati, mentre, come dicevamo prima, la magistratura ha aperto un’inchiesta contro un funzionario di Polizia che avrebbe detto ai suoi colleghi di non farsi intimidire e di rispondere nei modi opportuni a un’eventuale aggressione.
La decisione della magistratura ci pare assolutamente inopportuna, in linea, purtroppo, con gli atteggiamenti buonisti e remissivi che sono propri di questa società.
Dimentica il magistrato che ha preso l’iniziativa contro il poliziotto, che nelle strade contro chi delinque, che gli sgomberi, che la lotta al crimine, in generale, non si possono fare all’insegna del politicamente corretto.
Abbiamo ancora davanti agli occhi, e forse l’aveva anche il funzionario di polizia romano, quanto successo a Genova nel 2011 durante il G8, quando un certo Carlo Giuliani assieme ad una masnada di delinquenti comunisti, assalì la camionetta dei carabinieri con un estintore mettendo a rischio la vita dei militi.
Allora finì tragicamente, con la morte di Giuliani, fatto doloroso certo, ma non possiamo non essere solidali con il militare che si è semplicemente difeso da una violentissima aggressione.
La stessa solidarietà esprimiamo oggi nei confronti del funzionario di Polizia che avrebbe profferito la frase incriminata.
Se condanna si vuole esprimere, a nostro avviso, essa va rivolta contro chi queste situazioni contribuisce a creare.
Nel caso di Roma ci chiediamo cosa ci facessero in Italia quei clandestini (solo alcuni erano in possesso di regolare permesso di soggiorno);
Ci chiediamo com’è possibile che a fronte di una vera e propria aggressione nei confronti delle Forze dell’Ordine con una vera battaglia che si è protratta per molto tempo, alla fine solo quattro guerriglieri siano stati assicurati alla giustizia.
Come mai la priorità della magistratura è inquisire chi con grave rischio e, lasciatecelo dire, con grande professionalità ha eseguito solo gli ordini, curando di garantire l’incolumità dei suoi colleghi?
Indaghi la magistratura, ma lo faccia nella giusta direzione, cerchi di capire i motivi reali per i quali questi “migranti” sono in Italia; verifichi quanti ne traggono vantaggi politici e non solo; accerti le reali responsabilità nell’aggressione a Forze di Polizia. Provveda all’espulsione immediata di chi non ha diritto a risiedere in Italia (la stragrande maggioranza di “rifugiati”).
Lasci stare chi, con grande senso di responsabilità opera per garantirci, finché ancora sarà possibile, le condizioni minime di vivibilità nelle nostre città.
Faccia prevalere, per una volta, il buon senso al politicamente corretto.
Noi del MSFT che siamo, invece, politicamente scorretti siamo solidali con le Forze dell’Ordine.
Lo dichiara Mario Settineri della Segreteria Nazionale del Movimento Sociale- Fiamma Tricolore