Napoli (Campania) 10 giugno 2014

SPIAGGIA CAVA DELL’ISOLA: ESPOSTO DI SAVIO IN PROCURA

Si chiede di verificare, in base alla normativa vigente, la regolarità dei lavori effettuati per l’eliminazione del pericolo di frane
PAVENTATA REALIZZAZIONEDI UNA DISCESA A MARE A CAVA DELL’ISOLA: PARTE L’ESPOSTO DI DOMENICO SAVIO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA, AL PREFETTO E ALLA SOPRINTENDENZA PER I BENI AMBIENTALI DI NAPOLI
A Forio continua a tenere banco la messa in sicurezza del costone che sovrasta la spiaggia di Cava dell’Isola e mentre infuriano feroci le polemiche, Domenico Savio, Segretario generale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista e Consigliere comunale di opposizione, ha inviato un dettagliato esposto, correlato da alcune fotografie, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, alla Soprintendenza per i Beni Ambientali di Napoli e al Prefetto. Nell’esposto tra l’altro si legge: “Premesso che nell’ultimo cinquantennio la stretta fascia di territorio situata tra la spiaggia libera di Cava dell’Isola e via Giovanni Mazzella nel Comune di Forio (Na), geologicamente delicata, ha subito, anche con autorizzazioni comunali e pareri favorevoli della Soprintendenza ai beni ambientali di Napoli, consistenti realizzazioni urbanistiche, che hanno potuto incidere sull’equilibrio e sui mutamenti geologici di questo intero comparto naturalistico;
rilevato che nel tempo la stabilità del costone franoso retrostante la spiaggia libera di Cava dell’Isola è diventata sempre più pericolosa sino all’emissione dell’ordinanza dirigenziale n.22 del 18 marzo 2014 con la quale si interdiva l’accesso e il transito, la sosta di persone e/o cose, nonché la balneazione e la navigazione nella spiaggia, nella sua interezza e lo specchio acqueo antistante per una profondità verso il largo di metri 50 dalla linea media di battigia;
vista l’ordinanza del Capo del I Settore n.24 del 26 marzo 2014 con la quale si ordinava ai privati proprietari del costone di provvedere a recintare con transenne o altri idonei mezzi l’area interessata dal pericolo e di eseguire lavori di eliminazione dello stesso;
vista l’avvenuta esecuzione di detti richiesti lavori per una prima messa in sicurezza del costone allo scopo di una riapertura parziale della spiaggia, cosa che è avvenuta con l’ordinanza dirigenziale n.58 del 6 giugno 2014;
saputo che nel richiedere il permesso di costruire per la messa in sicurezza definitiva del costone i privati hanno presentato al Comune un progetto con la richiesta di realizzare anche una rampa per l’accesso all’arenile dei cittadini diversamente abili. Inoltre, l’attuazione del progetto potrebbe anche comportare la realizzazione di due nuovi terrazzamenti sulla superficie del costone da mettere in sicurezza;
rilevata sul web e sulla stampa la contrarietà di tanti cittadini alla realizzazione della richiesta discesa privata sulla spiaggia e alla possibilità che dalla messa in sicurezza definitiva del costone possano emergere due nuovi terrazzamenti utilizzabili;
sostenuto che con apposita iniziativa del Comune la discesa sulla spiaggia dei diversamente abili può avvenire mediante l’accesso carrabile privato già esistente dal piazzale di Cava dell’Isola e che occorre rapidamente migliorare pure le condizioni della discesa pedonale;
viste le recenti mobilitazioni e manifestazioni popolari per una riapertura in sicurezza della spiaggia, per una messa in sicurezza del costone nel pieno rispetto del patrimonio ambientale e naturalistico della zona e, soprattutto, contro ogni pericolo di nuovi e intollerabili scempi ambientali, che aggraverebbero ulteriormente e intollerabilmente le manomissioni e stravolgimenti del passato e l’equilibrio geologico e idrogeologico della zona;
appreso dal web che l’amministrazione comunale potrebbe autorizzare la discesa privata sulla spiaggia per i diversamente abili qualora venissero realizzati lavori di messa in sicurezza naturalistici della zona a spese dei privati, possibilità avversata da tanta parte della società civile foriana e isolana;
ritenuto che i primi interventi effettuati, come parzialmente si rileva dalle quattro fotografie allegate, e quelli che saranno realizzati con l’approvazione e l’esecuzione del progetto di messa in sicurezza definitiva del costone debbano rispettare pienamente la vocazione naturalistica e paesaggistica della zona, che non deve esserci nessun ulteriore stravolgimento dei luoghi, nessun accesso privato alla spiaggia e l’utilizzo di nessun’altra area eventualmente derivante dalla messa in sicurezza definitiva del costone destinando, al contrario, tali eventuali aree a verde, le cui specie arboree o di macchia mediterranea dovranno essere stabilite con la Soprintendenza;
recepite sul web, sulla stampa e direttamente le preoccupazioni di cittadini che si chiedono se i lavori eseguiti di movimento del terreno, di rimozione delle porzioni instabili del costone e di risistemazione delle scarpate facessero parte o meno di ordinaria manutenzione, se per essi c’è stato oppure no un progetto approvato col relativo permesso a costruire e se i lavori realizzati corrispondono alla già richiamata ordinanza n.24 del 26 marz0 2014, chiede alle Autorità in indirizzo, ognuna per le proprie competenze istituzionali e riscontrato nella richiesta stessa i necessari presupposti giuridici, amministrativi e sociali per intervenire, di verificare, in base alla normativa vigente, la regolarità dei lavori effettuati per l’eliminazione del pericolo di frane derivante dal costone franoso retrostante la spiaggia libera di Cava dell’Isola nel Comune di Forio (Na). Il sottoscritto, nel dichiararsi disponibile per ogni eventuale ulteriore chiarimento, resta in attesa di conoscere, possibilmente, le iniziative che dovessero essere assunte e i loro risultati”.