Cerreto Di Spoleto (Umbria) 13 luglio 2018

SPOLETO: FESTIVAL DEI DUE MONDI ALLA 61 EDIZIONE

DI SILVANA LAZZARINO E A CURA DI VITTORIO BERTOLACCINI

SPOLETO: FESTIVAL DEI DUE MONDI ALLA 61 EDIZIONE

Concerti, spettacoli teatrali, mostre che intersecano arte e scienza accompagnano uno degli appuntamenti più attesi dell’anno a Spoleto
Cultura tra arte, musica, teatro e molto altro nella 61° edizione del FESTIVAL DEI DUE MONDI che come ogni anno si svolge a Spoleto dal 1958 rappresentando un appuntamento di grande respiro internazionale per dare spazio alle emozioni dell’uomo alle sue aspirazioni con uno sguardo alla scienza e alle infinite possibilità di legare quest’ultima alle arti.
La manifestazione iniziata a fine giugno, che si avvale tra gli altri del sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Umbria, Comune di Spoleto, Fondazione Carla Fendi, e ancora della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, unisce diverse realtà tra concerti, spettacoli teatrali, mostre e premi per creare un’interazione visivo emotiva tra i diversi linguaggi e forme espressive volte a suggerire un nuovo modo per guardare e meglio soffermarsi a comprendere i valori della società sempre in evoluzione.
A proposito di scienza quale campo di azione che si intreccia con l’arte va citata la Fondazione Carla Fendi, presieduta da Maria Teresa Venturini Fendi che si apre proprio alla Scienza come ricerca e intuizione, Scienza come Arte, presentando una mostra di carattere storico-scientifico dal titolo “Il Mistero dell’Origine. Miti, Trasfigurazioni e Scienza” aperta fino al 15 luglio 2018 ad ingresso libero.

Il progetto espositivo si articola in due momenti a sottolineare come Oriente e Occidente si siano soffermati sulla ricerca dell’assoluto. Il primo momento espositivo dedicato alla tematica “Miti e Trasfigurazioni” presso l’Armeria Lucrezia Borgia presenta un’installazione avvolgente composta da reperti preziosi, antichi scisti orientali (II-IV secolo d C. ) provenienti dalla regione della Gandhara, unitamente a marmi occidentali di epoca greco romana, il secondo nella Chiesa della Manna d’Oro sul tema “Scienza” presenta un’installazione virtuale di carattere astrofisico ad introdurre il visitatore in un viaggio che procede dal Big Bang ai risultati della realtà di oggi con il CERN Centro Europeo di Ricerca Nucleare. Un viaggio nel tempo e nello spazio con il supporto dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. (ingresso libero alla mostra dal 2 al 15 luglio da lunedì a giovedì 10.00-19.30, venerdì, sabato e domenica 10.00-23.00).
Sulla scia della mostra e nello spirito dell’attualità scientifica non poteva mancare il prestigioso riconoscimento “Premio Carla Fendi” che sarà consegnato il 15 luglio a partire dalle ore 12.00 sul palcoscenico del teatro Caio Melisso spazio Carla Fendi a noti Premi Nobel e importanti personalità della ricerca astrofisica: la Presidente della Fondazione Maria Teresa Venturini Fendi conferirà infatti il Premio a Peter Higgs e François Englert, vincitori del Nobel per la fisica 2013 ed a Fabiola Gianotti, fisica delle particelle, direttore del Centro Europeo di Ricerca Nucleare di Ginevra. (ingresso libero)

Da citare la decennale collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” e con le principali scuole di teatro europee con il progetto “European Young Theatre”, una grande palestra della creatività, per i futuri protagonisti del teatro in Italia e nel mondo.. Tra gli appuntamenti lo spettacolo “La collezione paesaggio” adattamento del testo di Harold Pinter di cui vengono rappresentate due sciarade sull’ambivalenza del desiderio al Teatrino delle 6- Luca Ronconi il 9 luglio alle 21.00 (ingresso libero).

Per il Teatro, fra gli altri prendono parte, Adriana Asti, Corrado Augias, Alessandro Baricco, Franco Branciaroli, Lucia Calamaro, Romeo Castellucci, Victoria Chaplin Thierrée e Aurélia Thierrée, Rezo Gabriadze, Emilio Gentile, Marco Tullio Giordana, Manuela Kustermann, Silvio Orlando, Ugo Pagliai, Massimo Popolizio, Letizia Renzini, Daniele Salvo. Silvio Orlando va citato per lo spettacolo “Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato)” scritto e diretto da Lucia Calamaro che parla della maledizione che sempre più sta devastando la società di oggi: la solitudine o meglio la “solitudine sociale” che vede sempre più le persone isolate, malessere che investe molti giovani.
A dare risalto a realtà emergenti nel panorama artistico italiano e internazionale è la MaMa Spoleto Open, a cura de La MaMa Umbria International, realizzata in collaborazione con il Comune di Spoleto, il Festival dei 2Mondi e il coinvolgimento di associazioni locali e partner internazionali, che presenta spettacoli per lo più interdisciplinari con la partecipazione di artisti emergenti provenienti dall’Iran, dal Marocco, dal Libano, dalla Russia, dagli Stati Uniti, dall’Italia. “Non è ancora nato” di Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani in scena l’8 luglio alla Sala Frau. San Nicolò/Sala Convegni, racconta una storia verosimile contemporanea che si sofferma sul saper perdonare, sulla necessità di questo gesto prima verso se stessi e poi verso gli altri, in questo caso il perdono riguarda quello di una figlia nei confronti del padre ossia quello di un padre e di una figlia nei confronti della propria esistenza. “Penelope” in scena il 15 luglio alla Sala Frau, da Omero-Ovidio-Atwood con drammaturgia e regia a cura di Matteo Tarasco, racconta con lucida follia le pene di un amore ritrovato, ma invivibile uno struggente grido di esstasi erotica che si trasforma in agonia. Ripercorrendo l’Odissea da punto di vista di Penelope, la protagonista Penelope oramai defunta racconta il ritorno di Ulisse come non è mai stato raccontato. E’ la storia di un amore ossessivo dalle conseguenze atroci: un’ossessione che si fa verbo, strappando ogni singola parola al marasma di gemiti inarticolati in cui questa donna innamorata affoga e si dibatte. I suoi occhi non vedono il mondo e i drammi che lo sconvolgono, ma si fanno testimoni di un desolato finale dove Penelope in una terra di nessuno si aggira impaurita, solitaria e triste .

Gli incontri con la cultura e l’innovazione, con la sostenibilità e il territorio, l’internazionalizzazione e il futuro sono le realtà trattate nel format “Innovazione, Cultura , Futuro” da un grande giornalista e storico Paolo Mieli che ha scritto su La Repubblica, l’Espresso, la Stampa, Il Corriere della Sera e di questi ultimi due è stato anche direttore. E’ autore di diversi libri tra cui editi da Rizzoli “Le storie, la storia” (1999), “Storia e politica” (2001), “La goccia cinese” (2002) e “L’arma della memoria” (2015).
Concepito dal gruppo Hdrà, il format che si svolge presso la sede del Palazzo Collicola Arti Visive, propone, un ciclo di incontri con conversazioni dedicate a personaggi che si sono distinti in diversi ambiti da quello delle istituzioni e delle aziende, a quello del cinema, della cultura e dello spettacolo. A conversare con Paolo Mieli l (nei giorni 7 e 8, 14 e 15 luglio) sono tra gli altri Francesco Starace, Carlo Freccero, Paola Cortellesi, Gabriele Muccino, Ennio Fantastichini, Marco Travaglio, Franca Leosini e Raffaella Carrà.
Un’occasione per ritrovare storie, esperienze di vita diverse, profonde per la capacità di catturare con ironia, spirito critico, ma anche accenti melodrammatici aspetti dell’esistenza che ci appartengono ora attraverso lo sguardo del cineasta, ora del giornalista, ora dell’attore comico ora dello scrittore. Gli incontri sono ad ingresso libero.
Nella Chiesa di San Gregorio Maggiore un appuntamento dedicato alle virtù cristiane: “Prediche” a cura dell’Archidiocesi di Spoleto Norcia in collaborazione con il festival. Le virtù cristiane divise in due gruppi teologali (fede, speranza e carità) e cardinali (prudenza, giustizia, fortezza e temperanza) rappresentano un sistema di “disciplina” umana e cristiana. Sul loro ruolo nella società di oggi, sulla necessità di applicarle per una sana convivenza se ne parla negli incontri in programma fino al 14 luglio cui partecipano Mons. Matteo M. Zuppi Arcivescovo di Bologna, Mons. Agostino Marchetto Arcivescovo Segretario emerito del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti, Mons. Giovanni Tonucci Arcivescovo Prelato emerito di Loreto, Mons. Marcello Semeraro Vescovo di Albano e Segretario del C9, Mons. Riccardo Fontana Arcivescovo-Vescovo di Arezzo-Cortona-San Sepolcro, Mons. Giovanni d’Ercole Vescovo di Ascoli Piceno e, Mons. Renato Boccardo Arcivescovo di Spoleto-Norcia (ingresso libero agli incontri)

I Concerti della Sera a cura del Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia diretto da Piero Caraba presenta un programma in cui si alternano concerti e performance tenuti dagli allievi della maggiore Istituzione didattico /musicale dell’Umbria. Un programma ricco per diversi generi di musica che spazia dalla lirica al recital pianistico, dalla musica da camera al jazz e che tra i vari appuntamenti prevede il 14 luglio un concerto dell’Orchestra Jazz del Conservatorio di Perugia diretta da Mario Raja.
Una coproduzione internazionale, alla quale ha contribuito il Festival di Spoleto, porta in scena la nuova versione di “The Beggar’s Opera” di John Gay e Johann Christoph Pepusch, con l’ideazione musicale di William Christie e la regia di Robert Carsen. Si tratta di un racconto satirico ambientato tra ladri, prostitute e protettori di Londra che sottolinea come l’avidità capitalista, il crimine e la diseguaglianza rappresentano la normalità. In scena dal 6 all’8 luglio al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti.

E’ una produzione del Festival anche l’oratorio drammatico “Jeanne d’Arc au Bûcher” di Arthur Honegger e Paul Claudel, che chiude la manifestazione in Piazza Duomo e che avrà come protagonista il premio oscar Marion Cotillard. L’opera che va in scena il 15 luglio in Piazza Domo, con la regia di Benoît Jacquot, è diretta da Jérémie Rhorer alla testa dell’Orchestra Giovanile Italiana, con il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Coro delle Voci Bianche.

I Concerti di mezzogiorno presso il Salone dei Vescovi del Messo Diocesano saranno eseguiti dai giovani talenti provenienti dai maggiori conservatori italiani e vincitori del Premio Nazionale delle Arti. Durante i dodici concerti nelle giornate del festival agli strumentisti si alterneranno gli Ensemble di archi dell’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori, dell’Orchestra Barocca e dell’Orchestra Jazz su musiche tra gli altri di N. Rota, D. Shostakovich, E. Morricone, A. Vivaldi, G. Sollima, J. S. Bach, J. Brahms, F. Chopin e L.V. Beethoven.

A firmare il Manifesto di questa edizione della manifestazione è il fotografo di fama internazionale Fabrizio Ferri che lega il suo nome al settore della moda in particolare con servizi per le più prestigiose riviste fascioni del mondo tra cui vanno ricordate: Harper’s Bazaar, Vogue, Marie Claire, Elle e Vanity Fair.

Silvana Lazzarino

Le foto presenti nell’articolo sono state gentilmente concesse da Anna Manna, scrittrice e poeta di grande sensibilità e Presidente e fondatrice di un Premio importante ROSSE PERGAMENE DEL NUOVO UMANESIMO.

Silvana Lazzarino

SPOLETO: FESTIVAL DEI DUE MONDI ALLA 61 EDIZIONE
Per info sul programma in dettaglio vedere il sito: www.festivaldeiduemondi.com