Nonostante il proliferare di numerosi siti specializzati, sono tanti coloro che continuano a prediligere i giornali per cercare l’anima gemella o per evadere dalla routine quotidiana in cerca di trasgressione. “Le vendite sono diminuite – dice il titolare dell’edicola Serafino in via Pietro Castellino – ma molti prediligono ancora la carta stampata per trovare quello che cercano”. E così è grande il successo che continuano a riscuotere le pagine dedicate agli annunci personali. Protetti da un sostanziale anonimato, gli inserzionisti si propongono da soli o in coppia. Spulciando le decine di annunci traspare un forte desiderio di trasgressione. E così sui giornali di settore troviamo l’annuncio in cui “Mandingo, nero superdotato trentenne e instancabile, cerca singola, coppia, trans”, oppure quello in cui uno “Stallone 40enne” si propone a coppie e singole, ostentando un’improbable laurea…in lingue. Resiste, per questi annunci, l’intramontabile fermo-posta: garantisce riservatezza e permette di fare arrivare la corrispondenza a qualsiasi ufficio postale. “Il calo delle vendite è attestato ormai attorno al 40 per cento –spiega Ada Gargiulo, della redazione di Fieracittà-, ma gli annunci personali riscuotono sempre grande successo”. Anche Bric à Brac ha subito più o meno lo stesso calo di vendite. “Prima il giornale usciva tre volte a settimana –spiega una centralinista- mentre adesso la frequenza è diventata quindicinale”. Leggendo gli annunci personali, gli inserzionisti sono di tutte le età, maschi e femmine, tutti dolcissimi, gentiluomini, riservati, maturi e raffinati. Svolgono i lavori più vari: il pilota, la professoressa, l’impiegata. Non mancano le escort, prodighe di informazioni al telefono. Anche coppie e gay sono molto richieste nelle pagine dei giornali, e i loro annunci sono rivolti a singoli e coppie. “Coppia 35enne con lei incinta cerca coppie e singole di bella presenza”, si legge in uno di essi. Quasi tutti gli annunci si concludono con la scontata formula “astenersi perditempo e malintenzionati”.
Il successo, nella ricerca dell’anima gemella o dell’incontro trasgressivo, è tutto nell’armarsi di pazienza. Occorre chiamare gli inserzionisti con un numero ben visibile: quasi tutti, infatti, specificano nel proprio annuncio che non rispondono a numeri anonimi. “Scusate il ritardo. Eccomi qui“ scrive Alex, che al telefono si presenta come un 40enne di Fuorigrotta, esperto e in cerca di coppie annoiate dal solito menage quotidiano. “Prendiamo prima un caffè in un bar –dice- e poi, se scatta il feeling, andiamo a casa mia ad approfondire la conoscenza”. Assunta, di Chiaiano, cerca amicizie: “Ho 62 anni –spiega- e sono vedova. Ho ancora voglia di innamorarmi”. Certo, bisogna fare attenzione, perchè tra gli inserzionisti si nascondono molte persone che cercano soldi. Escort, insomma. Come Claudia, di Pianura, che risponde con un eloquente “Prendo 60 euro” alla richiesta di un incontro a scopo di amicizia. Anche Gianfranco cerca incontri particolari: “Ho 66 anni –dice- e sono di Pompei. Ci possiamo vedere al centro di Napoli. Vengo con i mezzi pubblici –quasi si schernisce- perchè non guido più da tempo”. Tra gli annunci scappa anche qualche sorriso: “Giamaicano nero alto 2 metri –si legge- molto grande e grosso, corpo spettacolare, cerca coppie per incontri indimenticabili”, oppure “Spettacolare trans caraibica con 28 motivi per conoscerla cerca persone per incontri”. Il numero dei motivi addotti per spingere a telefonare è molto frequente: anche nel messaggio di Federica, “Trans 25enne delicata e amante della tranquillità con 21 buoni motivi per conoscerla”. Anche loro, però, al telefono, spiegano che l’amicizia la offrono, sì, ma a pagamento (100 euro). Paolo e Tiziana sono del Vomero: “CI piace guardare e farci guardare –dice timidamente il lui della coppia-, ma è molto difficile trovare persone educate e per bene e che, cosa per noi fondamentale, non lo facciano per soldi”. Ma basta chiamare Marina, che nell’annuncio si definisce “deliziosa 47enne frizzante e solare”, per essere smentiti. Astenersi creduloni e perditempo, insomma.