Parliamo di Lanch@connection, il progetto che il Comune di Casalpusterlengo ha avviato quale ente gestore del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) del Brembiolo, riconosciuto dalla Regione Lombardia, che comprende anche i Comuni di Brembio, Fombio, Ossago Lodigiano e Somaglia. Lo facciamo sulla base della delibera della giunta municipale di Brembio con cui il Comune ha aderito all’iniziativa, affidando tra l’altro al Comune di Casalpusterlengo la progettazione e la realizzazione dei lavori previsti dal progetto.
L’occasione per la realizzazione del progetto, che si inserisce nel Programma pluriennale di interventi all’interno dell’area protetta, è stata l’opportunità offerta da un bando attivato nel 2013 dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi. La proposta progettuale presentata, Lanch@connection, era finalizzata a tre obiettivi: proseguire in Comune di Casalpusterlengo le attività di realizzazione di connessioni ecologiche con recupero di aree demaniali, date in concessione gratuita al comune, per realizzare una fascia boschiva; ripristinare un manufatto idraulico, una paratoia, sul colatore Brembiolo in località Borasca, posta in prossimità della rete ferroviaria; mettere in sicurezza, infine, in località Monasterolo, nel territorio del Comune di Brembio, i resti della chiesa del Monasterolo, come è chiamato popolarmente l’ex oratorio di San Michele del XII secolo, usato poi, tra il 1846 ed il 1879, come arsenale e quindi in tempi recenti come casa di abitazione, e dell’adiacente ghiacciaia, usata un tempo dalla cascina.
Il progetto sarà finanziato innanzitutto dalla Fondazione Cariplo che nel novembre dello scorso anno ha comunicato al Comune di Casalpusterlengo l’assegnazione di un contributo di 100 mila euro. La Regione Lombardia nel maggio di quest’anno ha confermato al Comune di Casalpusterlengo l’assegnazione di un contributo di 200 mila euro nell’ambito dell’Ordinanza del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per assicurare interventi urgenti in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche della scorsa estate e per le quali il comune aveva inoltrato istanza. Con questa base finanziaria di partenza si è dato il via all’intervento Lach@connection che nei dettagli vedrà, in territorio di Casalpusterlengo, la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza delle sponde del Brembiolo dove gli eventi atmosferici hanno provocato o accentuato situazioni di criticità; la rimozione del fondo limoso in alcuni tratti del colatore; la rimozione degli alberi caduti o presenti nell’alveo; il ripristino della funzionalità della paratoia in località Borasca; la creazione di un sentiero di collegamento tra la località Lanche di Zorlesco ed il centro abitato della frazione; in territorio di Brembio la messa in sicurezza dei resti dell’Oratorio di San Michele e della ghiacciaia, tra l’altro attualmente beni di proprietà privata. Il costo complessivo del progetto preliminare approvato in maggio dall’ente gestore, il Comune di Casalpusterlengo è stimato in 354 mila euro.
300 mila euro, dunque, sono assicurati dai due contributi citati; gli altri 54 mila euro sono ripartiti tra i due Comuni, Casalpusterlengo e Brembio nelle seguenti misure. Il Comune di Casalpusterlengo finanzierà il progetto per 30 mila euro, 20 mila in forma monetaria e 10 mila in ore di lavoro di personale dipendente e materiale di consumo. Il Comune di Brembio compartecipa per la rimanente quota di 24 mila euro: 12 mila euro imputati sul bilancio di previsione per l’esercizio 2015 in fase di redazione e 12 mila euro sul bilancio di previsione per l’esercizio 2016.
In molti a Brembio, stanti le difficoltà di bilancio e altri interventi più utili alla comunità che potevano essere presi in considerazione, si chiedono se in tempi di vacche magre fosse davvero necessario sperperare una risorsa di denaro dei contribuenti per mettere in sicurezza beni ormai in disuso appartenenti ad un privato, particolarmente il primo, l’ex Oratorio di San Michele, catalogato e così definito nella scheda dei Beni Culturali: “edificio ridotto allo stato di rudere, murature in elevazione in laterizio; permangono porzioni di travature lignee dei solai crollati, così come è persa la copertura, originariamente anch’essa su capriate di legno e manto di finitura in coppi” ed il cui stato già nel 2001, per osservazione diretta, veniva così relazionato: “il nucleo dell’antico monastero si trova in pessime condizioni, ridotto allo stato di rudere infestato dalla vegetazione. Il crollo della copertura ha accelerato il decadimento fisico dell’edificio che rende precaria anche la stabilità delle murature rimaste in piedi”.
Stanziati 24mila € per ghiacciaia e chiesa del Monasterolo
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