Comunicato di Centopercentoanimalisti.
Continua l’odiosa e criminale campagna volta allo sterminio delle Nutrie, fomentata dalle associazioni di cacciatori che bramano di poter uccidere tutto l’anno, senza regole. A Isola Vicentina (Vicenza) il sindaco Francesco Gonzo (nomen omen) ha emesso addirittura una “ordinanza di emergenza” per dare l’avvio al massacro. Cacciatori, agricoltori e guardie provinciali potranno ammazzarle a fucilate. Invece l’uso delle trappole sarà riservato… alla protezione civile!
Per motivare questo orrore, il Gonzo cita tre delle molte menzogne che sono state diffuse da anni nella propaganda di odio contro questi simpatici e innocui Animali: danneggiano gli argini; distruggono i raccolti; mettono a rischio le specie autoctone. Abbiamo dimostrato molte volte come le alluvioni degli anni scorsi non siano state causate da rottura degli argini, ma da esondazione dovuta al mancato fluire delle acque piovane, per l’incuria nella manutenzione dei canali, il tombamento dei fossati, la speculazione edilizia e la cementificazione del territorio.
Tutte cose la cui responsabilità è in primis proprio degli amministratori degli enti locali, tipo il sindaco in questione. Sui danni alle culture, ricordiamo che la Nutria è essenzialmente erbivora, e si nutre di piante acquatiche, svolgendo anzi una funzione utile per la pulizia dei corsi d’acqua. Riguardo le specie autoctone: la Nutria è ormai da considerarsi parte della fauna locale. Ma quanti degli Animali che sopravvivono nelle campagne sono “autoctoni”? Forse i Fagiani e le Lepri di allevamento, immesse dai cacciatori per fare da bersaglio? E comunque il maggior pericolo per le specie Animali sono proprio i cacciatori, non certo le Nutrie.
Il sindaco Gonzo ha disposto che i cadaveri siano sotterrati, mentre i giornali rievocano la boutade dell’assessore provinciale di Treviso, Lorenzon, che invita a mangiarle. A noi sembrano atteggiamenti assai regressivi in quanto a civiltà, degni di barbari privi di sensibilità. Perché le Nutrie, e tutti gli altri Animali, non vengono lasciate in pace a vivere secondo natura? Solo per soddisfare gli istinti sadici e sanguinari dei cacciatori e per fornire agli amministratori locali un comodo “nemico” sul quale dirottare il malcontento della popolazione!
CENTOPERCENTOANIMALISTI si opporrà con tutti i mezzi leciti al biocidio. Nella notte tra il 27 e 28 aprile, i nostri militanti hanno affisso sul retro del municipio di Isola Vicentina manifesti contro la caccia e uno striscione diretto al Gonzo del paese.