A Modena pneumatici spaccati, cerchioni saltati, gravi danni a sospensioni e semiasse. Pericoli per chi aveva accostato, Anas chiamata a risarcire. Ieri altro cratere
MODENA Una ecatombe. E non solo danni a non finire ma anche, per tutti i coinvolti, i pericoli di essere travolti da chi, ignaro di tutto, sotto la pioggia battente e quindi con visibilità non ottimale, si stava immettendo nella Modena Sassuolo. Prima un’auto, poi un’altra ancora e via vettura dopo vettura: piccole o grandi non c’era distinzione, la super buca ieri sera non ha risparmiato nessuno. E alla fine una quindicina e forse anche di più, di automobilisti sono dovuti ricorre al pronto soccorso del carroattrezzi e alle cure, oggi, di meccanici e gommisti.
AUTO DANNEGGIATE Pneumatici tagliati, a volte solo una gomma, altre tutte e due, cerchioni che si aggiravano tra la pioggia e, a chi è andata peggio, sospensioni e semiasse andati ko. La buca maledetta, profonda, molto lunga, con i bordi irregolari e taglienti, e soprattutto proprio in mezzo alla strada e quindi difficilmente evitabile, ha colpito verso le 20. Piena d’acqua, mimetizzata con il resto della tangenziale bagnata, ha mietuto vittime lungo la Modena Sassuolo, nel tratto di competenza dell’Anas, a ridosso dell’immissione modenese, quella all’altezza della Motorizzazione, per intenderci, a cui si arriva una volta terminato di percorrere il cavalcavia che porta appunto alla Modena Sassuolo. Una volta tranciate le gomme, non restava altro agli automobilisti, oltre a imprecare, che accostare qualche metro dopo lo svincolo. E solo un caso fortuito ha evitato che si verificassero degli incidenti, tamponamenti o addirittura investimenti di chi era scesi per sincerarsi dei danni e di chi, più temerariamente, aveva palesato l’intenzione di cambiare lo pneumatico sul posto.
I SOCCORSI In breve è arrivata sul posto una pattuglia della polizia municipale che, per evitare ulteriori disastri, ha piazzato la propria vettura proprio sopra alla super buca, in modo che non potesse fare più danno. E nel frattempo la zona si è trasformata in un happening di auto-soccorritori: parecchie “sigle” modenesi si sono concentrate in quel tratto riempiendo i propri carroattrezzi e portando al sicuro le vetture appiedate. Nabil El Ahmadiè, dirigente del settore lavori pubblici del Comune, non ride certo sulle disgrazie Anas: «Nei giorni delle grandi piogge e delle piene dei fiumi la squadra anti-buche è uscita e ha monitorato costantemente lo stato della tangenziale e delle altre strade. Abbiamo buone scorte di asfalto a freddo e abbiamo provveduto. La buona notizia è che ci saranno, a maggio, interventi da due milioni e mezzo di euro proprio per le tangenziali. Come si è creata quella grande buca? Nei tratti dove l’asfalto è già labile e si è creata quella che visivamente sembra una ragnatela, l’acqua della pioggia riesce a filtrare, arriva negli strati bassi, quelli base e a forza di fare pressione sopra con i passaggi dei mezzi, ecco che si crea il cedimento». Ieri mattina intanto subito fila al comando della Municipale: agli appiedati è stato spiegato di fare denuncia alla propria assicurazione la quale dovrà chiedere risarcimenti all’Anas.
L’ALTRA BUCA E ieri altra buca in tangenziale, all’altezza dell’uscita 15, sempre di competenza Anas: è stata chiusa verso le 12 ma nel pomeriggio si è riaperta richiedendo un altro intervento.
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