Reggio Calabria (Calabria) 28 novembre 2014

TAMBUR ……….BATTENTE……………

Qualche mese fa ho scritto un articolo sul disastro che stava verificandosi nella ridente cittadina ionica, Monasterace,,,,,,,,,,,,Il mare infuriato vuole riprendersi il suo spazio; lo spazio che gli compete e che l’uomo gli ha sottratto indebitamente Ma, insieme al suo spazio è costretto a divorare millenni di storia ……Millenni di gloria passata, millenni in cui un popolo ricco, laborioso, colto aveva deciso di mettere radici e di costruire un tempio in stile dorico. Un tempio per ringraziare gli dei di aver elargito ricchezza e benessere. Il mare non è cattivo ma il suo è suo……Sono diversi anni che la paura serpeggia tra la popolazione monasteracese…, la paura di vedere scomparire il loro tempio spazzato dalle furibonde onde marine. Esposti e sollecitazioni hanno sortito fasulle promesse…….Le autorità competenti si sono tappate le orecchie e per tanto tempo sono stati sorde al grido di allarme…………Per esse che il tempio venisse divorato dal mare non aveva alcuna importanza. La burocrazia pensa solo a seguire norme restrettive, senza occuparsi di beni inestimabili, di beni culturali……….Il territorio calabrese è un concatenamento particolare , potremmo dire unico. In cui s’abbracciano vari elementi : ambiente naturale, storia, arte, usi, costumi, tradizioni, substrato linguistico……..Elementi che rendono ricca la regione Calabria. Le varie amministrazioni politiche, inadeguate, cieche, non hanno saputo mai trarre tesoro dalle ricchezze…del territorio calabrese…….I primi e timidi passi sono i iniziati ma il percorso è lungo. Il percorso sulla valorizzazione del territorio è avviato dall’architetta Caterina Katia Aiello ma non è facile, affinche possa concretizzarsi in pieno, ha bisogno di supporti consistenti come consistenti debbano essere la valorizzazione di tutti i siti archeologici calabresi, tra cui il “TEMPIO DORICO” di Monasterace ……….Finalmente dopo insistenze a “TAMBUR BATTENTE” dopo che il comitato Monasterace nel Cuore ed altri comitati sociali e pubblici , in più le voci dei cittadini, si sono rivolti ai media , video e cartacei, hanno ottenuto di bloccare le grinfie rabbiose del mare in tempesta, con un ingabbiamento del piccolo promontorio.Sicuramente sarà una riparazione temporanea per arginare il franamento del terreno; ma , chi di competenza , dovrà prendere seri provvedimenti per per un assetto sicuro e stabile…….La Calabria, se fosse stata governata da politici oculati e non asserviti, avrebbe dato lavoro a tanti giovani senza allontanarli dalla propria terra…………