Sarà presentato sabato 16 maggio, alle ore 17, a Termini Imerese (PA), nella Pinacoteca del Museo Civico “Baldassarre Romano”, il libro-inchiesta “Il segreto di Anna”, scritto dal giornalista lucano Fabio Amendolara ed edito dalla EM EdiMavi, sulla misteriosa morte del commissario di polizia Anna Esposito e gli intrecci con il giallo di un altro inquietante caso quello della giovane Elisa Claps.
L’incontro è stato promosso in vista della giornata nazionale della Legalità, dalle Associazioni Culturali “Termini d’Arte” e “Fare per Migliorare”, con il patrocino dell’Amministrazione Comunale, anche in considerazione della presenza in Sicilia di Fabio Amendolara, che nella stessa giornata riceverà in mattinata a Catania il premio internazionale alla memoria dei giudici “Rosario Livatino e Antonino Saitta” per il suo impegno sociale contro le mafie e la libertà di informazione.
All’incontro insieme all’autore Fabio Amendolara, giornalista di cronaca, impegnato da sempre nella ricerca delle Verità su tante misteriose e incresciose vicende, che hanno sconvolto in questi anni la comunità lucana e non solo, interverranno il sindaco di Termini Imerese Salvatore Buffarito, il presidente dell’associazione “Termini d’Arte” Rita Elia, il presidente di “Fare per Migliorare” Francesco Mancuso, il criminologo Fabio Piastra e Gianluigi Laguardia, giornalista lucano da sempre impegnato al fianco dei familiari ed amici del commissario Esposito, a fare chiarezza e pretendere Verità e Giustizia, dopo le tante falle investigative e le contraddizioni emerse dall’inchiesta giudiziaria archiviata, forse, troppo frettolosamente nel 2001 come “suicidio atipico”.
Il caso è stato successivamente riaperto nel 2010, dalla Procura di Potenza, grazie alle insistenze della famiglia di Anna e alla stessa inchiesta di Amendolara, ad oggi si indaga per omicidio volontario, con una persona al momento indagata mentre si è in attesa nei prossimi giorni delle risultanze degli esami della riesumazione dei resti del cadavere, avvenuto lo scorso 2 dicembre 2014 a Cava dei Tirreni, ed affidati all’equipe del prof. Francesco Introna.
Il 12 marzo del 2001, venne rinvenuto a Potenza, nel suo alloggio di servizio della caserma Zaccagnino, il cadavere del commissario e dirigente della Digos della Questura di Potenza Anna Esposito. Suicidio, pensarono da subito gli inquirenti di allora trascurando le tante strane ed imbarazzanti situazioni che emersero dal sopralluogo dei colleghi.
Anna Esposito, dirige l’ufficio della Digos nella città in cui è scomparsa Elisa Claps. Contatta il fratello della ragazza e gli chiede un appuntamento,
ma pochi giorni dopo viene trovata nel suo alloggio senza vita. “Impiccamento atipico”, lo definiscono i medici.
Prima ancora che l’indagine giudiziaria venga chiusa, la polizia di Potenza sentenzia: “E’ suicidio”. In fondo tutti gli elementi sembrano esserci: Anna usciva da una turbolenta storia d’amore e circolavano voci di un precedente tentativo di togliersi la vita. Eppure già poco dopo la morte della poliziotta cominciano a circolare voci secondo cui sarebbe stata uccisa. Questa indagine giornalistica scova discrepanze nei rapporti giudiziari della polizia e mette in evidenza le falle investigative. Indizi tralasciati, reperti non analizzati, impronte mai comparate, testimonianze parziali e mezze ammissioni rendono il caso molto ingarbugliato.
Sullo sfondo ci sono troppe coincidenze che collegano la morte del commissario all’omicidio della giovane Elisa Claps. Senza trascurare poi episodi da approfondire che vanno collegati al movente passionale ed anche alle minacce che lo stesso Commissario aveva ricevuto in Questura e su cui bisogna fare chiarezza a ben 15 anni dal quel triste e drammatico giorno.
TERMINI IMERESE: PRESENTA “IL SEGRETO DI ANNA”
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