Lo schianto è stato improvviso, intorno alle 7.30 di mercoledì, in un cantiere edile di piazza Dalmazia, dove sono in corso i lavori di ristrutturazione di uno stabile. Una gru alta diversi metri si è letteralmente piegata su un lato, finendo contro il muro di un edificio e schiantandosi sul tetto. Sfondandolo.
Sfiorata la strage La sensazione, poi, diventata certezza con il passare del tempo, è stata subito che si sia sfiorata un’autentica strage. Se la gru fosse caduta sull’altro lato del palazzo, quello che guarda verso piazza Dalmazia, a quell’ora interessata da un traffico intenso; o sul lato opposto rispetto a quello interessato dal crollo, le conseguenze avrebbero potuto essere disastrose: «Poteva essere una strage», ha commentato un tecnico intervenuto sul luogo dell’incidente.
Un ferito Per fortuna, invece, c’è stato un solo ferito: è un 99enne che abita all’ultimo piano del palazzo ‘travolto’. L’anziano è stato soccorso ed estratto dalle macerie della propria abitazione solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco e del 118. Trasportato in ospedale, l’uomo è stato sottoposto ad una Tac ‘total body’ che avrebbe dato esito negativo.
Bollettino medico L’azienda ospedaliera di Terni ha emesso un bollettino medico, alle 12,15 , nel quale si legge che «gli esami diagnostici (radiologici e di laboratorio) non hanno evidenziato criticità: né fratture osteoarticolari, né lesioni interne. Al momento, come misura precauzionale, il paziente si trova in osservazione breve al pronto soccorso».
Piano di evacuazione Protezione civile, forze dell’ordine e 115 stanno organizzando un piano di sgombero per una trentina di famiglie residenti nei palazzi danneggiati e più a rischio. Per fare fronte all’emergenza abitativa, il comune ha attivato un’apposita unità di crisi. Un’ordinanza del sindaco, alle 11,40, stabilisce lo sgombero dei palazzi situati in via Masaccio 1 e in via Buonarroti 1 e 3: «Le famiglie – vi si legge – potranno rientrare a casa appena terminata l’emergenza». Fra le soluzioni temporanee previste per gli alloggi, alcune riguardano strutture e abitazioni di proprietà comunale.
Dinamica Da quanto appreso, l’incidente sarebbe dovuto ad un cedimento del terreno su cui la gru era stata montata, nel cortile interno del palazzo, dalla ditta Flamini che sta eseguendo i lavori. Nei giorni scorsi erano state fatte delle verifiche slla stabilità della gru, che avrebbero dato esiti tranquillizzanti, ma già intorno alle 7 di mercoledì mattina gli operai del cantiere si erano resi conto che qualcosa non andava.
Non hanno fatto in tempo Una comunicazione, infatti, sarebbe stata fatta pervenire al comando di polizia municipale, nella quale si avvertiva che sarebbero stati fatti dei lavori di parziale smontaggio della struttura, per provvedere alla sua messa in sicurezza: poco dopo, però, la gru è venuta giù.
L’inchiesta Sull’incidente è stata già avviata un’inchiesta, affidata al sostituto procuratore Tullio Cicoria, che dovrà far luce sulla dinamica dei fatti e giungere a stabilire con esattezza quali ne sono state le cause.
«Sembrava il terremoto» Spaventati e sgomenti, gli abitanti dei due palazzi coinvolti: «Sembrava il terremoto – racconta un’anziana donna, scappata di casa praticamente in pigiama, sopra il quale un vigile del fuoco le ha appoggiato la sua giacca – perché si è sentito un gran botto e poi ha tremato tutta la casa. Siamo scappati via subito e solo quando siamo arrivati qui sotto abbiamo capito». Lì vicino c’è un’altra donna, di un palazzo non interessato dal crollo: «Mi ha svegliato il rumore e poi il lungo tremolio del palazzo anche a me ha fatto pensare al terremoto. Venga a casa mia – dice poi all’altra donna – che le preparo qualcosa di caldo».
«Adesso dove andremo?» Ancora sotto shock per quanto accaduto, agli abitanti dell’ala del palazzo interessata al crollo arrivano le prime notizie della necessità di evacuare gli appartamenti nei quali abitano: «Ci mandano via? – chiede spaventato un uomo – E dove andiamo, adesso? Questa casa è tutto quello che ho». Poi gli spiegano che si tratta di un provvedimento momentaneo e che gli verrà trovata una sistemazione dignitosa, ma lui non si tranquillizza: «Ci sarà un’inchiesta e di solito queste cose sono lunghe – commenta senza preoccuparsi della pioggia che comincia a cadere con insistenza – ma io voglio tornare a casa presto».
Le autorità sul posto Il sindaco Di Girolamo, con la vice sindaco Francesca Malafoglia e gli assessori Francesco Andreani e Stefano Bucari, si sono portati sul luogo dell’incidente «per verificare di persona lo stato dalla situazione – sono state le prime dichiarazioni – e rassicurare le persone coinvolte che l’amministrazione comunale farà in modo che, oltre ad essere assicurata una sistemazione immediata per le famiglie che dovranno lasciare le proprie case, questa soluzione duri per il minor tempo possibile».
Rischio-furti Per prevenire eventuali atti di sciacallaggio sulle abitazioni evacuate, le forze dell’ordine – carabinieri in testa – hanno predisposto un apposito servizio di monitoraggio e controllo degli edifici interessati dall’incidente.
Partito l’intervento In tarda mattinata in via Buonarroti, proprio sui parcheggi che si trovano fra i due palazzi danneggiati, è stata installata un’apposita gru che permetterà ai vigili del fuoco di avviare da subito le operazioni di smontaggio e messa in sicurezza. A supporto dell’intervento, disposto dal comandante provinciale dei vigili del fuoco Michele Zappia di concerto con i tecnici intervenuti sul posto, sono stati predisposti due mezzi del 115 con relative scale. I vigili del fuoco, da quanto appreso, provvederanno a rimuovere la zavorra per poi procedere con il taglio del braccio meccanico finito sui due edifici. L’intervento potrebbe concludersi nel giro di 24 ore: l’incognita è rappresentata dalle condizioni meteo con forti piogge che creano più di una difficoltà agli operatori.
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