Con determina n. 343 del 31 dicembre 2014, il responsabile dei servizi dell’area Gestione del territorio, il tecnico comunale Giuseppe Spagliardi, aveva impegnato la somma di 7.100 euro, prevista nel bilancio 2014, per la realizzazione di nuove tombe di famiglia comprese le opere necessarie per il recupero delle tombe in evidente stato di abbandono, affidando la realizzazione delle nuove tombe in sostituzione di quelle recuperate alla ditta “Guasconi marmi e arte funeraria” di Casalpusterlengo.
Il provvedimento, secondo quanto spiega la determina, era conseguenza del fatto che all’interno dei campi mortuari più antichi del cimitero vi fossero presenti tombe di famiglia in evidente stato di abbandono e della volontà dell’amministrazione di recuperare il terreno per una nuova destinazione e utilizzazione. Come è noto, del resto, i proventi del cimitero costituiscono una delle fonti di finanziamento delle casse comunali, e, dunque, vi è attenzione alla relativa problematica.
Nel corso del 2014 era stato apposto, su ogni tomba in evidente stato di abbandono, un cartello che informava della volontà dell’amministrazione di recuperare il terreno. Lo scopo dell’avviso era quello di ricevere eventuali dimostrazioni di interesse al mantenimento della struttura. Il cartello è stato esposto per più di sei mesi, compreso il periodo della ricorrenza dei defunti. In tale periodo di tempo sulle tombe individuate nessuno ha reclamato diritti. Da qui l’impegno di spesa e l’incarico alla ditta casalina per il recupero delle tombe individuate in evidente stato di abbandono e di realizzazione di nuove tombe in loro sostituzione.
L’eliminazione dei vecchi manufatti, da annotare ancora, ha suscitato perplessità nella cittadinanza in quanto con i lavori di sostituzione si va ad incidere proprio nella parte “storica”, per così dire, del cimitero.
Tombe di famiglia in stato d’abbandono, interviene il comune
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