Si intitolerà “Trame d’assenza” la prima silloge poetica dell’esordiente tranese Davide Uria e pubblicata da AUGH! Edizioni. Classe 1987 e laureato presso l’Accademia delle Belle Arti di Bari, Davide fa della sua città natale, Trani, il luogo di riferimento per la sua evoluzione poetica. La sua carriera poetica inizia nel 2005 quando si aggiudica il terzo posto al Concorso Nazionale di Poesia: da quel momento in poi è tutto un percorso in salita che lo vede protagonista in importanti progetti, ospitate e collaborazioni.
L’autore parlando del suo progetto, ha spiegato che l’assenza di qualcosa o di qualcuno ci spinge a riflettere e ci porta inevitabilmente a concentrarci su ciò che abbiamo, su quello che ci resta, noi stessi.
L’assenza è divenuto il concetto chiave su cui lavorare, perché l’assenza crea un vuoto, una mancanza, non per forza intesa in termini negativi, piuttosto uno spazio libero da riempire.
L’assenza è uno luogo bianco, vuoto. Uno spazio asettico, in cui perdersi per poi ritrovarsi, rinnovati e forse un po’ più forti di prima. E’ l’attesa e insieme la consapevolezza di una perdita, è il luogo di transito da una condizione a un’altra. E’ silenzio che arriva sempre dopo la fine.
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