Milano (Lombardia) 08 dicembre 2017

Trenord milano p.ta genova-mortara disordini

Come tutte le domeniche sera e festivi sulla linea milano p.ta genova –

mortara di trenord inefficenze e disordini. Da mesi e mesi non escluso agosto,

la situazione si ripresenta puntualmente, a causa del non intervento della

direzione delle ferrovie e dell’uso del servizio da parte di molti incivili.

La linea prevede corse in direzione Mortara con partenza ogni ora alle meno un

quarto, fino alle 23 poi le ultime due corse sono svolte da un pullman

sostitutivo alle 23.20 e 00.20. I festivi l’ultimo treno delle 22.45 viene

soppresso, quindi i pendolari sono costretti a riversarsi sul pulman delle

23.20. A quest’ora però si abbinano le persone che rientrano dalla movida

milanese. Il risultato è esplosivo, il pulman porta cinquanta persone, i

viaggiatori vanno dagli ottanta ai centocinquanta, per cui per tentare di

prendere il pullman scoppia la rissa. Un buon trenta per cento di questi è

composto da persone che vanno dai 16 ai 30 anni di origine africana e

mediorientale, i quali senza nessuna remora spingono e scansano chiunque

trovano davanti compreso donne bambini e anziani, i quali ovviamente alla fine

desistono e si tirano fuori dalla bolgia. Il pullman così parte lasciando a

terra decine di persone che devono attendere quello successivo dell 00.20. A

quell’ora la scena si ripete identica, ieri sera una coppia con bambino

piccolo e carrozzina ha dovuto abbandonare la carrozzina che è stata

calpestata da questa ondata di barbari contemporanei. Come sempre sono dovute

intervenire le forze dell’ordine che hanno dovuto riportare la situazione ad

una condizione gestibile, poi chiedere di fare venire un terzo pullman per gli

ultimi rimasti a terra. Non si capisce come trenord non prenda provvedimenti e

mandi mezzi sufficenti per trasportare il numero di persone ben noto da mesi.
Da sottolineare che praticamente la totalità delle persone che creano questo

scompiglio, al controllo delle forze dell’ordine, rispondono di non avere il

biglietto e non capire neanche perchè dovrebbero averlo, adducendo al fatto

che l’autista non è addetto a verificarne il possesso, e per questo motivo

ritengono giusto non possederlo, alcuni arrivano perfino a minacciare le

guardie che gli chiedono di scendere e per non infiammare ancora di più la

situazione lasciano correre.