Ne fui innamorato, un tempo.
Selvaggio il trasporto, folle.
Ore sulla pietra ad ascoltare … silenzio.
Ore per immaginare … il perduto.
Taccia il cuore o s’ispiri a tanto
che quel caduto lascia per amore –
stupido io – rifiuto di dare a Morte il battito
così io lo darò a te per sempre
mio gabbiano – mio discepolo – mio oltre!
Apri le braccia aurora!
Tamigi serpeggia in vena col ricordo.
Io attore della vita non spettatore,
ti amo con quello che mai in verso potrà essere detto.
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