Un bambino in ospedale ha bisogno di sapere che la vita continua: ha bisogno di superare la paura e il senso di abbandono; ha bisogno di ritrovare gli abituali punti di riferimento. Questo, come scrivono in un depliant informativo è lo spirito dei Volontari ASTRO di Trieste, presenti nei reparti di degenza ogni giorno cinque giorni alla settimana per due ore e mezza al mattino e due ore mezza al pomeriggio.
Il clown è per i bambini un interlocutore giocoso, atteso ed amato dai piccoli ricoverati: i volontari del gruppo dei clown “visitano” i bambini in modo insolito, “presentandosi, quasi sempre, dotati di un buffo naso rosso ed attrezzati con improbabili camici variopinti e stetoscopi madornali”. Poi tutto “è lasciato all’improvvisazione, che spesso viene giocata da una coppia o da un gruppo di «clown dottori»”. La capacità di divertire e di sdrammatizzare il ricovero, improvvisando e provocando il riso, i volontari la acquisiscono con serissimi corsi di formazione che l’associazione promuove e finanzia. Attraverso il percorso di formazione il volontario, che si sente portato a rivestire il ruolo, è in grado, mettendo in gioco diverse abilità, di scegliere e modulare le gag più adatte alla situazione, senza turbare atmosfere che in taluni casi possono essere anche molto difficili se non drammatiche.
ASTRO ha anche un’altra risorsa per migliorare il clima ospedaliero, la “Compagnia Teatrale di ASTRO”, che mette in scena spettacoli di fiabe interpretate da marionette animate da alcuni volontari che negli spettacolini sono contemporaneamente sceneggiatori, registi e attori.
La onlus ASTRO, Associazione triestina ospedaliera per il sorriso dei bambini, è stata fondata, con altro nome, nel 1999, con lo scopo di sdrammatizzare l’impatto del bambino e della sua famiglia con le strutture sanitarie e per cercare di alleviare i loro disagi. ASTRO oggi conta 200 volontari.
L’attività dei volontari si rivolge sia al bambino che ai suoi genitori. Nei riguardi del primo, il volontario lo intrattiene durante il periodo della degenza con attività ricreative adatte all’età e alla sua situazione, collaborando con il personale sanitario. Rende più accoglienti e allegri i reparti con decorazioni ed accorgimenti che li fanno più simili agli ambienti di una scuola elementare. Garantisce inoltre al bambino una presenza rassicurante in assenza dei familiari. Nei confronti dei genitori contribuisce a sdrammatizzare la malattia del bambino, ascoltando i loro problemi e offrendosi come tramite in un ambiente sconosciuto; li informa sui servizi, supporti e agevolazioni di cui possono usufruire. Garantisce una presenza amica accanto al bambino, permettendo ai genitori di assentarsi serenamente per provvedere ad eventuali incombenze, ed offre loro un sostegno ed un aiuto anche pratico.
Per diventare volontari ASTRO bisogna essere maggiorenni ed in buona salute, trovarsi a proprio agio con i bambini, avere buonsenso e un carattere allegro e sereno, pazienza, fantasia e voglia di giocare. Dopo il corso di formazione obbligatorio, segue un periodo di prova di sei mesi in reparto sotto la guida di un volontario esperto, superato il quale si diventa volontari effettivi. ASTRO ai suoi volontari chiede un impegno minimo di due mezze giornate al mese in reparto, la frequenza agli incontri di formazione permanente e la presenza ad un incontro mensile dei volontari.
Per informazioni su come sostenere l’iniziativa di ASTRO onlus e altro, si può visitare il sito www.astrotrieste.it.
Nella foto, volontari presso lo stand informativo sulle attività dell’Associazione al Villaggio della Barcolana questa mattina, 10 ottobre.
Un volontario ASTRO sa come far sorridere un bambino
Pubblicato in Volontariato |