Potenza (Basilicata) 10 maggio 2015

UNA MAMMOGRAFIA PUO’ SALVARE LA VITA DELLE DONNE.

Ho sentito le ultime esternazioni di Beppe Grillo contro l’importanza della mammografia. Sono davvero disgustato. A tutto c’e un limite, ma c’è un limite anche a non dire cazzate.
La mia mamma è morta purtroppo ben 27 anni fa, alla giovane età di 47 anni ed i medici che fecero l’impossibile (Gennarino Straziuso, Bisaccia Francesco, Donato Mancino, Enrico Mazzeo Cicchetti, Rocco Maglietta, ed altri compreso l’oncologo Veronesi che prescrisse il protocollo nella fase terminale) mi dissero che se avesse fatto la mammografia un paio di mesi prima l’avrebbero molto probabilmente salvata.
Da allora, mi sono sempre battuto per diffondere e divulgare l’importanza della prevenzione e delle cure alternative dando vita anche al “Comitato Nazionale della Speranza” pro-Di Bella, che era alternativo al protocollo Veronesi, ma pur sempre convinto dell’efficacia dei controlli preventivi per tutti.
Ho denunciato in ogni sede, quelle strutture sanitarie prive dei macchinari necessari ed i gravi ritardi per le lunghe attese per gli indispensabili esami anche di altre malattie.
Ho visitato in questi anni tante strutture sanitarie pubbliche e private in giro per l’Italia, sostenendo sempre l’importanza della prevenzione e della buona sanità al servizio dei cittadini.
Quello che dovrebbero fare i Politici non certo alla Grillo, che fanno piangere di rabbia tutti noi e che non fanno nemmeno ridere più i suoi poveri grillini.
Avrò sempre i sensi di colpa per non aver fatto di tutto per salvare e seguire mia madre in quel suo tragico momento ed è anche per questo che avverto proprio nel giorno della festa della mamma, la necessità di ribadire con forza l’importanza e la valenza dei preventivi controlli da far fare sempre, trascinando anche con forza quelle mamme e quelle donne che credono che non sia invece opportuno sottoporsi.
La mia mamma e altre non c’è l’hanno purtroppo fatta, ma tantissime altre donne, invece, si sono salvate e continuano a vivere grazie anche ad una semplice mammografia.

GIANLUIGI LAGUARDIA