Ricorre quest’anno il Bicentenario della Campagna d’Italia (guerra austro-napoletana), del Proclama di Rimini, ma anche della morte di Gioacchino Murat, Re di Napoli, fucilato a Pizzo dopo un processo sommario che conclude in modo violento le gesta di un uomo, un soldato, di un grande re riformatore nel Regno di Napoli, ma anche, e non per ordine d’importanza, il precursore del nostro Risorgimento che vede nel Proclama di Rimini il primo manifesto ufficiale indirizzato agli italiani ad unirsi e combattere per l’unità nazionale. Lo spirito e le idee di Gioacchino Murat non muoiono in quel di Pizzo del 13 ottobre del 1815 ma proseguono il loro percorso nei moti del 1820-21 e di quelli successivi del 1848 che infiammarono anche quel Mezzogiorno di cui Gioacchino Murat era parte integrante. A duecento anni dalla sua morte, si parla ancora di lui, di quel Gioacchino Murat che sotto la sua amministrazione portò una ventata di modernità nel Meridione con le numerose riforme che vennero attuate in appena un decennio e, periodo in cui la Calabria e l’intero Mezzogiorno intravidero cultura, crescita sociale, benessere. Quindi l’epopea napoleonica non è solo quella delle strategie militari ma anche quella delle riforme, e nella fattispecie quella relativa alla tutela delle fasce più deboli, l’attenzione verso di loro attraverso l’operato dei commissari di polizia o dei sindaci che svolgevano un compito di vigilanza sul territorio di competenza, segnalando quindi casi di abbandono di neonati, minori, di infanticidi, ma anche della loro cura come l’alimentazione e l’istruzione. A riguardo tali aspetti il Circolo Culturale “L’Agorà” ed il Centro studi “Gioacchino e Napoleone” rivolgono un certo interesse a tale periodo storico, organizzando a tal proposito due appuntamenti nel corso di ogni anno, a far data dal 1995. Durante tali giornate di studio sono stati graditi ospiti delle due co-associazioni oltre che i discendenti della famiglia Bonaparte e di Gioacchino Murat, anche diversi nomi del mondo accademico, vari studiosi e ricercatori che hanno partecipato alle varie edizioni. Inoltre nell’edizione del 2008 vennero esposti per la prima a Reggio Calabria e nella sua provincia i gioielli che appartenevano a Gioacchino Murat fino al momento dello sbarco di domenica 8 ottobre del 1815 sulla spiaggia di Pizzo Calabro. “Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda” è il titolo degli incontri organizzati sul decennio francese a cura del Circolo Culturale “L’Agorà” ed il Centro studi “Gioacchino e Napoleone” che quest’anno giunge alla sua ventunesima edizione. In tali giornate di studio sono stati analizzati diversi documenti di quel periodo storico, che ebbe il merito di portare in Italia le esperienze e le conseguenze della rivoluzione francese, tramutando il quadro politico e sociale del nostro territorio, ancora ancorato ad un sistema feudale. La nuova edizione di “Gioacchino Murat: un Re tra storia e leggenda” si svolgerà martedì 13 ottobre (ore 16,30) presso la saletta conferenze del Palazzo delle Poste (via Nicola Miraglia 14) e sarà coordinata da Antonino Megali (Circolo Culturale “L’Agorà”). Nel corso della conversazione culturale, organizzata dalle due co-associazioni reggine, vi saranno gli interventi di Gianni Aiello (Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà” che tratterà il tema “Tra il teschio della discordia ed il silenzio degli innocenti”, cui faranno seguito gli interventi del prof. Enzo Zolea “L’idea di teatro nel decennio francese a Reggio Calabria” e del prof. Orlando Sorgonà “Il decennio francese nella tradizione popolare nel Mezzogiorno”. Il palinsesto della nuova edizione prevede per Martedì 13 ottobre, alle ore 10, l’apertura, nello spazio espositivo delle Poste di via Miraglia a Reggio Calabria, di una mostra documentale che ripercorrerà le fasi salienti del periodo napoleonico e la storia del Regno di Napoli e della sua collocazione nel contesto europeo.
All’importante evento, Poste Italiane ha dedicato uno speciale annullo filatelico ed una cartolina celebrativa da collezione, realizzata in tiratura limita. Per il significato ed il valore dei contenuti la manifestazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” e dal Centro studi “Gioacchino e Napoleone” ha ricevuto l’Alto Patrocino dell’Institut Français Italia per la lodevole iniziativa.
Una mostra,un annullo filatelico,un convegno per il Re
Pubblicato in Arte e Cultura |