Vibo Valentia (Calabria) 28 maggio 2018

UNA PASSEGGIATA NELLA STORIA di Teresa Averta

Se vi trovate a visitare la bellissima città di Monteleone, attuale Vibo Valentia, vi suggerisco una passeggiata nel centro storico, dove troverete a sorpresa, tra vicoli e viuzze un immenso patrimonio artistico di monumenti, statue e chiese, e vi suggerisco di visitare la famosa e antica chiesa di San Michele Arcangelo che è uno dei gioielli della cultura calabrese, un vero tesoro di architettura rinascimentale. La chiesa, all’interno ha una sola navata ma presenta bassorilievi di grande pregio artistico e abside in stile barocco. La caratteristica principale della chiesa, però, è il suo campanile che merita qualche scatto fotografico; esso si presenta a torre quadrata con tre ordini sovrapposti. Manca, purtroppo, la cuspide che crollò durante il terremoto del 1783. La torre campanaria aveva un orologio il cui meccanismo è stato ritrovato sul posto e oggi conservato all’interno della chiesa.
Il monumento risale al 1519, quando fu realizzato sulle indicazioni di un architetto senese, Baldassarre Peruzzi; dopo la distruzione del terremoto catastrofico del XVIII secolo, subì dei lavori di ristrutturazione che modificarono l’architettura iniziale. Ma non tutto è andato perso, anzi molto è stato recuperato dalla mano dell’uomo e dalla volontà e l’interesse di importanti “uomini di Dio” che si sono impegnati a rivitalizzare questo enorme patrimonio storico e artistico della regione Calabria.
Oltre alla maestosità e alla bellezza dell’interno di san Michele, al piano sotterraneo dell’antica struttura della chiesa precedente a quella realizzata nel 1559, rimane un’affascinante e misteriosa cripta, ubicata sotto il pavimento e accessibile da un ingresso esterno alla chiesa. È probabile che la cripta sia stata realizzata nel periodo storico dei normanni o nell’epoca degli angioini, ma queste sono solo ipotesi di studiosi o storici del tempo perché non esistono fonti documentarie a riguardo. Secondo le fonti più aggiornate e recenti la cripta della chiesa di San Michele, sarebbe stata realizzata in concomitanza a un piccolo luogo di culto, noto come San Michele il Vecchio, andato distrutto per permettere la realizzazione dell’attuale chiesa. La cripta a forma di croce latina e costituita da cunicoli stretti e piccoli abitacoli è utilizzata come spazio museale della città. Al suo interno è possibile ammirare opere di arte sacra antica come tabernacoli, statue, sculture, lanterne e altri oggetti rinvenuti al suo interno. Altrettanto spettacolari e probabilmente rappresentano “il fiore all’occhiello” di questo museo in Calabria sono il sarcofago, rivenuto e custodito all’interno dell’ossario, noto a molti come l’ossario di Vibo Valentia. Visitando la “cripta ossario” della Chiesa di San Michele noterete diverse fessure o aperture di luce sul soffitto, attraverso cui è possibile scorgere l’interno della chiesa, che custodisce questo incantevole tesoro.
Conosco molto bene questa chiesa perché è la mia parrocchia, ma credetemi non sono di parte. Sono fortunatissima di poter godere dell’esistenza di un simile tesoro artistico e culturale.
Invito tutti calabresi e non, a visitare questo magnifico luogo dove la storia ha lasciato il segno e dove la memoria è viva, e non potrà morire finchè l’uomo guardando il passato si emozionerà.
Vi ricordo che la festa patronale di San Michele di Vibo Valentia, si celebra il 29 settembre. In quest’occasione alle celebrazioni religiose si affiancano attività ludiche, spettacoli in piazza e sagre per l’intrattenimento dei cittadini e turisti.

Immagini di Teresa Averta
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