Numerosi i tavoli di raccolta firme questa mattina nelle piazze del centro di Trieste, dalla raccolta contro l’inquinamento acustico delle discoteche all’aperto a quella per “Trieste Città Metropolitana”. In Via delle Torri ad un tavolo si raccoglievano le firme per un’istanza per la chiusura del Silos di Piazza della Libertà e la sua bonifica. L’istanza trova il suo fondamento nell’articolo 5 dello Statuto del Comune di Trieste che garantisce la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche e alla attività amministrativa per mezzo degli strumenti propri dell’ordinamento democratico; nell’articolo 6 che garantisce il diritto alla salute per tutti gli abitanti e il diritto alla sicurezza sociale.
I cittadini che firmano l’istanza chiedono all’Amministrazione di prendere il provvedimento dell’immediata chiusura del Silos e di effettuare la sua bonifica perché non si continui nel degrado attuale e perché non divenga di fatto un hotspot “fai da te” per immigrati. La questione, che viene sollevata, in settembre aveva richiamato l’interesse anche dei media nazionali, quando erano stati trasferiti altrove un’ottantina di profughi dall’enorme struttura in degrado a fianco della Stazione Centrale. Ma a fine mese, con il continuo flusso di profughi alle frontiere, la situazione era ritornata pressoché identica con decine di profughi di nazionalità afgana e pachistana accampati in rifugi di cartone o stesi per terra, a riposare su materassi e coperte sudice.
I cittadini nella loro istanza chiedono anche un Consiglio comunale straordinario aperto, nel quale, cioè, la cittadinanza possa partecipare. Nel cartello che fa da richiamo al tavolo e che riassume le richieste, si specifica meglio quest’ultima richiesta: “Per dire quello che non va da parte dell’Amministrazione”. Chiedono inoltre la messa in sicurezza sanitaria e una profilassi adeguata alle persone immigrate nel territorio per evitare l’insorgere di malattie contagiose, ormai debellate nell’ambito territoriale comunale e provinciale. Un aspetto quest’ultimo che sta suscitando allarme nei residenti.
Chiedono infine un maggiore intervento di sostegno economico, da parte dell’Amministrazione, alle famiglie e alle persone residenti a Trieste in forte difficoltà economica. Riguardo a quest’ultima richiesta un manifestino al tavolo evidenzia i dati del disagio: un tasso di disoccupazione al 12% con una disoccupazione giovanile al 44%, il 40% dei pensionati che hanno un reddito inferiore ai 1.000 euro.
L’appello finale nel cartello è chiaro: per ottenere ascolto è necessaria l’unione di tutti i cittadini ed il sostegno con la firma all’iniziativa.
Una petizione popolare per la chiusura e bonifica del Silos
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