Brembio (Lombardia) 04 ottobre 2015

Una proposta indecente di ulteriore spreco di suolo agricolo

Torniamo ancora una volta a considerare l’approvazione dell’iter di variazione del Piano di governo del territorio per introdurre l’area di trasformazione denominata AT4, un’area che già si trovava inserita nella bozza del Piano come parte dell’area di trasformazione AT1 (suddiviso nella bozza in tre unità minime d’intervento: sostanzialmente l’AT4 era identificata come UMI2), ma rimasta fuori dalla stesura definitiva per l’opposizione di ARPA Lombardia. Tra parentesi, la delibera del Consiglio comunale che approva la richiesta della variazione da parte di privati non è stata ancora pubblicata all’Albo Pretorio del Comune, ed è una deliberazione che risale all’11 luglio 2015; chissà perché, viene da chiedersi e a ragione. Ma qui non entriamo, comunque, nel merito del progetto proposto né delle mirifiche fantasticherie del consigliere comunale Giampietro Tonani su “La Gazzetta di Brembio”, dove, nell’articolo “Progettare il futuro attraverso il PGT”, altro non fa che raccontare una nuova versione dell’abusata favola locale del “paese delle meraviglie”. Non vorremmo solo che alla fine, ma non meraviglierebbe, – abituati ormai da prassi che durano da almeno una quarantina d’anni, – l’irridescente bolla scoppi in un ipotetico, latente come al solito, ampio conflitto d’interessi, perché c’è anche da chiedersi i motivi per cui le due minoranze abbiano votato conformemente ai voleri della maggioranza, non solo la variante, ma anche una mozione in proposito, apparentemente critica ma sostanzialmente favorevole, e questo nonostante le “perplessità” espresse nella relazione tecnica allegata all’atto, seppure alla fine comunque in essa si dia un parere “positivo”. Qui si vuole, invece, limitarsi a fare una sintesi delle previsioni totalmente sballate del Piano approvato dalla passata amministrazione per mostrare il non-senso dell’attuale proposta.
Come si vede nella mappa, il Piano di governo del territorio di Brembio prevede tre aree di trasformazione AT e tre comparti di riqualificazione urbana CRU. Nell’AT1 secondo il Piano trovano insediamento 237 abitanti, nell’AT2 172 abitanti nell’AT3 255 abitanti, nel CRU1 124 abitanti, nel CRU2 88 abitanti, nel CRU3 95 abitanti. In totale la popolazione complessivamente prevista nelle AT e nei CRU è di 971 abitanti, dato che, diviso per 2,55 (componenti medi per famiglie), dà possibili 380 nuovi nuclei familiari. Il piano, dunque prevede 380 alloggi. Come si è dimostrato in altri articoli su Youreporter e come dimostreremo proseguendo la nostra inchiesta sull’argomento in successivi articoli, sono già presenti nell’ambito urbano di Brembio lottizzazioni non completate o neppure avviate stante la crisi del mercato edilizio e la realtà stessa del paese, povero, senza risorse, privo di attività lavorative che possano richiamare lavoratori in loco. Un comune di anziani e di pendolari, senza attrattive sociali e culturali, con scarsi servizi al di là di quelli obbligatori, con una popolazione mantenuta sostanzialmente costante nel tempo grazie al pressoché unico apporto di emigranti extracomunitari. Non meraviglia, dunque, che ancora oggi, dopo cinque anni di applicazione del Piano, le aree di trasformazione siano tuttora terreni agricoli ed i comparti di riqualificazione attendano imprenditori disposti ad investire nella loro ristrutturazione.
Si comprende bene, dunque, che proporre ed approvare, come è stato fatto, l’inserimento di una nuova area agricola, oltretutto senza accessi propri al resto dell’abitato, come si dice nella relazione tecnica, come area di trasformazione, sollevi quanto meno perplessità.