Lugo Di Vicenza (Veneto) 10 ottobre 2017

VAN GOGH tra il Grano e il Cielo

DI SILVANA LAZZARINO e a cura di VITTORIO BERTOLACCINI detto COBRA DUE

VAN GOGH tra il Grano e il Cielo

La bellezza di una natura nei suoi diversi aspetti, la sofferenza del vivere si intrecciano nel pensiero di uno tra i più grandi protagonisti dello scenario artistico tra fine Ottocento e primi del Novecento: Van Gogh. Lo scrittore francese d’avanguardia Octave Mirbeau nel percepire la tensione, l’angoscia ed il malessere esistenziale che Van Gogh proiettava nella sua opera. diceva di lui: “Non si era immedesimato nella natura, aveva immedesimato in se stesso la natura, l’aveva obbligata a piegarsi, a modellarsi secondo le forme del proprio pensiero,a seguirlo nelle sue impennate, addirittura a subire le sue deformazioni”.
Per entrare con gli occhi e la mente nelle atmosfere legate agli spazi naturali e ai luoghi frequentati da questo artista straordinario, il cui rapporto con la realtà era sempre più sfuggente ed inconciliabile, basta farsi guidare dal percorso della mostra a lui dedicata che si è aperta a Vicenza lo scorso 7 ottobre 2017 negli spazi della Basilica Palladiana, dove resterà visibile fino all’8 aprile 2018. La gande esposizione VAN GOGH TRA IL GRANO E IL CIELO, curata da Marco Goldin, promossa dal Comune di Vicenza e da Linea d’ombra, presenta un elevato numero di opere dell’artista tra dipinti e disegni e una nuova edizione critica delle Lettere al fratello Théo che rappresentano il filo conduttore della mostra attraverso cui cogliere non solo il mistero struggente della bellezza di un’opera, ma anche l’angoscia e il desiderio di andare oltre se stesso di un’artista che si è sentito tradito dalla vita.
Prima commerciante d’arte, poi predicatore come missionario fra i minatori del Burinage, a trent’anni finalmente trova la sua strada nella pittura, che diventa strumento per dar voce alle sue inquietudini. I difficili rapporti famigliari, gl impossibili legami con donne dalle quali non è mai stato capito fino in fondo, il suo eterno conflitto interiore, lo hanno portato ad interrogarsi sul significato dell’esistenza e del proprio essere nel mondo. Sono questi interrogativi e le sue emozioni ad affiorare nelle tele che guidano il visitatore attraverso i Paesi Bassi, Arles, Saint Rémy e Auvers-sur-Oise, dove l’artista ha dato vita a molti dei suoi capolavori.
I 43 dipinti e 86 disegni presenti in mostra, provenienti per la maggior parte dal Kröller-Müller Museum in Olanda, seguono la vicenda biografica dell’artista, soffermandosi sul suo spirito libero e tormentato, con particolare attenzione agli anni olandesi, che vanno dall’autunno del 1880 ancora a sud ovest di Mons nel distretto minerario del Borinage, all’autunno del 1885 a Nuenen. Sono gli anni in cui Van Gogh affronta il periodo più difficile e sofferto della sua vita avvolto dai tormenti. Ma. accanto a angosce e malinconie vi sono anche mesi meravigliosi trascorsi nell’autunno del 1883 nella regione del Drenthe, la più amata dai paesaggisti olandesi nella quale egli realizza alcuni fogli di raffinata eleganza. Segue poi il periodo trascorso ad Anversa per frequentare l’Accademia di Belle Arti tra il1885 e l’1886 e spostarsi in Francia a Parigi dove ha occasione di visitare insieme al fratello Theo lo studio di Seurat. Intenso il periodo trascorso nel Sud tra 1889 e 1890 a Arles, Saint-Rémy e Auvers-sur-Oise dove si spegne nel 1890. Accanto a questo suggestivo percorso dell’uomo e dell’artista è il filmato che ripercorre la sua storia proiettato a ciclo continuo, mentre il plastico di grandi dimensioni (circa 20 metri quadrati) restituisce la ricostruzione della casa di cura per malattie mentali di Saint-Paul-de-Mausole a Saint-Rémy, dove Van Gogh scelse di ricoverarsi dal maggio 1889 al maggio 1890. Un percorso avvolgente che attraverso il tessuto narrativo della sua opera riflette il suo spirito libero e inquieto in conflitto con una società dalla quale si è sentito escluso. Il decennio che procede dal 1880 al1890 anno della sua morte prematura per suicidio con un colpo di rivoltella, è il periodo di massima produzione di Van Gogh che realizza oltre 850 opere mostrando una personalità ed uno stile libero di esprimersi secondo i ritmi dei diversi stati d’animo. Sono di questi anni Le jardin de la Maison de Santé (1889), Pini al tramonto del 1889, Il Vecchio Mulino (1888), Ponte di Langlois (1888) e Paesaggio sotto la pioggia ad Auvres (1890), solo per citarne alcune, senza dimenticare l’opera Campo di grano con volo di corvi (1890) dove affiora in tutto il suo tormento il dramma della vita.
Silvana Lazzarino

VAN GOGH
TRA IL GRANO E IL CIELO
Basilica Palladiana Vicenza
Piazza dei Signori 36100 Vicenza
Orario: da lunedì a giovedì: 9 – 18,
da venerdì a domenica: 9 – 20
fino all’8 aprile 2018