L’orsetto più conosciuto al mondo è realmente esistito ed era una femminuccia. A tirare fuori la vera storia di Winnie the Pooh è stata Linday Mattick con il suo libro “Finding Winnie” appunto: Cercando Winnie.
Linday sarebbe, infatti, la pronipote di Harry Colebourn un veterinario, di origini canadesi, che prima di salpare per l’Europa, per partecipare alla Prima grande guerra, a Withe River (Quebec) vide un cucciolo di orso legato ad un palo e messo in vendita dallo stesso cacciatore che, probabilmente, ne aveva ucciso la madre.
Il giovane veterinario, richiamato dagli occhietti dolci dell’orsetto e, soprattutto, dalla sua vivace intelligenza decise di acquistarlo per 20 dollari e annotò tutto sul suo prezioso taccuino che portava sempre dietro.
L’orsetto o, meglio, l’orsetta fu da lui ribattezzata Winnie in ricordo alla sua città natale Winnipeg.
Winnie divenne ben presto una vera e propria “stella”: affabile con tutti, con tanta voglia di giocare e fare scherzi, rubava sempre il miele dai barattoli della dispensa dell’esercito.
Il veterinario decise di separarsi dalla sua “piccola amica” e di lasciarla al sicuro presso lo zoo londinese di Regent’s Park quando ricevette l’ordine di partire per la Francia, dove infuriavano i bombardamenti.
Dopo circa tre anni, dalla sua partenza, il giovane Harry ritornò a Londra scoprendo che la sua orsa era, ormai, diventata l’attrazione di tutti: grandi e piccini.
Quello che poco tempo fa era stato il papà adottivo di Winnie si limitò, allora, solo ai saluti affettuosi e la lasciò lì.
È a questo punto della nostra storia che entra in scena Alan Alexander Milne che negli anni ’20 accompagnando il figlio allo zoo rimane attratto dalla simpatia coinvolgente di Winnie.
Il figlio si innamora tanto dell’orsetto che costringe il padre ad inventarsi delle storie da raccontargli ogni sera prima di andare a letto.
Milne aggiunge a Winnie il soprannome di “the Pooh” che richiamerebbe l’espressione infantile della “popò”. Da qui a popolare di personaggi, sempre più nuovi,le sue storie e l’ambientazione del bosco dei cento agri dell’orsetto per il figlio, il passo è breve e così nascono: Ro, Tigro, Hi-ho etc.
Milne tentò ancora un passo avanti facendo uscire fuori dalle quattro mura di casa le avventure del piccolo ed imbranato orsetto.
Fu un successo.
Il primo vero e proprio romanzo di Winnie vide la luce nel 1926.
Nel 1961 i diritti furono acquistati dalla Disney.
Winnie è morta nel 1934, aveva perso tutti i denti per colpa del miele di cui era tanto ghiotta; ancora oggi è uno dei “personaggi animati” più ricchi e famosi al mondo e fa guadagnare alla Casa produttrice più di 900 milioni di euro all’anno.