“Siamo a metà del cammino, il traguardo è ancora lontano e il tempo sta per scadere. Dobbiamo agire subito, se vogliamo che il secolo verde non si tramuti in un secolo grigio, o addirittura nero”. Sono le parole di Francesco Rutelli in occasione della presentazione del suo ultimo libro Il secolo verde (edito da Solferino), svolta al Cortile Maltese (Termini Imerese) e moderata dal giornalista e scrittore Roberto Tedesco. A dialogare con l’autore, Agostino Moscato, Nicola Macaione (titolare di Spazio Cultura Macaione e presidente dell’associazione Librai Italiani – Confcommercio Palermo) e Franco Piro (ex assessore al Bilancio della Regione Sicilia). Tra i presenti all’evento anche Maria Terranova (sindaca di Termini Imerese) e Salvatore Scaccia (TeleTermini e tra gli organizzatori dell’evento).
«Gli emiratini hanno scelto una figura che sicuramente sicuramente è impegnata per cercare di trovare un accordo pro clima e, allo stesso tempo, è a capo della compagnia petrolifera del Paese. I compromessi bisogna farli con tutti – ha commentato Rutelli – Nella transizione ci vuole certamente un avvicinamento. Però, quello che ci vuole molto di più, è il coraggio di fare investimenti che creano nuove industrie e nuovo lavoro. Questa è la chiave di volta, altrimenti quello che vincerà sarà l’aspettativa futura, il rinvio. E con il rinvio, siamo tutti fritti, perché la temperatura della Terra è destinata a salire, il Mediterraneo, purtroppo, sarà al centro, con conseguenze gravissime in Italia, nel Mezzogiorno e in Sicilia. Penso che le soluzioni positive siano l’unica maniera per uscire dalla crisi climatica, anche nell’impegno degli Stati, dei governi e delle persone. Quindi nuovo lavoro, nuove imprese e formazione. Fare una vera rivoluzione green è possibile e necessario? Sì, ma è anche utile per la vita concreta delle persone, delle famiglie, delle piccole imprese e dei territori».