Per ritrovare un’auto rubata a Cosenza basta rivolgersi a ‘quelli del Villaggio’. Furti di vetture che da alcuni anni si sono moltiplicati in città e nel suo hinterland. A testimoniarlo sono i numeri delle denunce pervenute alle forze dell’ordine: cinque (in media) al giorno nell’area urbana, dieci se si considera l’intero territorio. Atti commessi al solo scopo di estorcere denaro alle vittime che vengono poste in un completo stato di soggezione. I cittadini, da quanto emerso dall’attività investigativa che questa mattina ha portato a 18 arresti, spesso poco fiduciosi delle attività delle forze dell’ordine per il ritrovamento della propria vettura preferiscono non rivolgersi alle forze dell’ordine. Meglio chiedere ai rom o a chi ha rapporti con i loro ambienti criminali. Un atteggiamento che rende ancor più difficile individuare gli autori dei furti.
E’ raro che le richieste estorsive successive vengano denunciate in forza della capacità intimidatoria dei malviventi. Quasi in tutti i casi le autovetture rubate vengono restituite alle vittime impaurite dagli ‘ambasciatori’ del cavallo di ritorno a cui basta anche solo nominare il nome del quartiere da cui provengono i loro aguzzini: il villaggio rom sopra al Far West, in via degli Stadi. Una zona in cui è quasi nulla la capacità delle forze dell’ordine di irrompere all’improvviso e sorprendere i soggetti in flagranza di reato. La posizione soprelevata e i residenti che tradizionalmente stanno di guardia sedendo sotto l’albero posto all’entrata dell’isolato ne consentono un controllo totale dei mezzi in arrivo.