Milano (Lombardia) 26 agosto 2020

FUTURDOME TRIS DI ARTISTI : LEA PORSAGER, ANDREA BOCCA E FOS (THOMAS POULSEN)

DI VITTORIO BERTOLACCINI E SILVANA LAZZARINO
FuturDome Milano presenta gli artisti Lea Porsager. Andrea Bocca e FOS (Thomas Poulsen)
con interventi espositivi e performativi. Esposizioni: “ATU XIV ‘ART’” di Lea Porsager, ”UKIYO” di Andrea Bocca, ”SMALL WHITE MAN” di Fos (Thomas Poulsen). Le mostre sono a cura di Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria. Sedi: FuturDome via Giovanni Paisiello 6 Milano e Chiesa di San Celso in corso Italia 37 Milano. Il periodo 10 settembre – 15 dicembre 2020. Ingresso gratuito. Inaugurazione 8 9 e 12 settembre 2020. Per le foto Courtesy FuturDome Milano.
Per informazioni futurdome@futurdome.org, Sito: www.futurdome.org.
Il Commento della Dott.ssa Silvana Lazzarino Giornalista/Pubblicista e Poetessa.
Nuove sperimentazioni sul piano stilistico e formale a cogliere i processi evolutivi dell’esistenza caratterizzano molta arte contemporanea, specie in questi ultimi anni volta a cogliere tematiche di grande spessore che non solo si legano al sociale, ma anche ad aspetti inerenti all’ambiente, ed un nuovo modo di concepire l’appartenenza a questo universo dove tutto è in trasformazione. Il senso del vuoto che si coglie nella distanza fisica e metafisica, come distacco da ogni sensazione verso un’assenza, nel diventare parte dello spazio proietta verso una nuova definizione del rapporto tra le stesse due entità spazio/vuoto, invisibili eppure capaci di influire sulle dinamiche di distanza e avvicinamento tra i corpi. Attrazione, separazione nel divenire parte di un tutto e lontano da tutto, per ritrovarsi distaccati e sospesi entro una nuova accezione dove la gravità perde consistenza, verso la vibrazione originaria. Alchimie di colori sfumati e decisi sottintendono l’illusione quale manifestazione di questa esistenza dove ogni aspetto e accadimento potrebbe essere visto sotto altra luce….. …..a partire dalla possibilità di riattraversare percorsi vissuti per trasformarli nel meglio per sé. Ad un prima segue un dopo da cui ripartire spinti dal processo evocativo del sogno.