A Gimigliano, un paesino in provincia di Catanzaro, questo pomeriggio un gruppo di fedeli ha rievocato le ultime ore della vita terrena di Cristo, il quale si offre in olocausto per la salvezza dell’umanità.
La rappresentazione ha inizio in località “Vucicchi” dove si è messa in scena l’ultima cena, proseguendo con l’orazione di Gesù nell’orto degli ulivi e la sua successiva cattura da parte deu soldati romani. In seguito si è raggiunto il centro abitato superiore dove viene eseguito il processo, la condanna a morte e la flagellazione. Nella chiesa Madre, al termine della “celebrazione della Passione del Signore”, i figuranti di Cristo e dei due ladroni, vengono caricati della Croce. La rappresentazione viene “seguita” dalle statue del Cristo deposto, della Vergine Addolorata, di San Giovanni ap., della Veronica, della Maddalena e dai numerosi fedeli.
Durante la processione di ritorno si assiste alla Crocifissione e deposizione di Gesù tra le braccia della sua cara Madre in pianto. Terminata quest’ultima scena, le sacre statue rientrano nella chiesa Madre. Qui termina la coroncina alla Divina Misericordia, seguita dai ringraziamenti, da parte del parroco, a chiunque abbia collaborato per la buona riuscita della “commemorazione”.
(Si ringrazia particolarmente Giuseppen Costanzo per la perfetta organizzazione della rappresentazione).
(Calabria)
19 aprile 2019
Gimigliano rievoca la Passione di Cristo.
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