In occasione della ricorrenza internazionale, ilfattoquotidiano.it ha parlato con associazioni e attivisti impegnati sul campo ogni giorno. E che denunciano una lunga lista di problematiche ancora troppo spesso dimenticate: dal tavolo che dovrebbe radunarli periodicamente (e che è stato congelato) ai fondi strutturali ridotti al minimo fino all’assenza di una progettualità. Allarme anche per le carenze sul fronte dell’inclusione scolastica. Basta parlare con associazioni e attivisti ogni giorno impegnati sul campo, per scoprire un mondo ancora troppo spesso dimenticato e la difficile quotidianità degli oltre 3 milioni di disabili che vivono in Italia. E l’elenco dei problemi è molto lungo: diritti ignorati, barriere architettoniche che impediscono la mobilità, una scuola non inclusiva, fondi pubblici insufficienti per garantire una qualità di vita dignitosa, oltre che mancanza di politiche sociali strutturali degne di un Paese del G7. Le organizzazioni che si battono per tutelare i disabili, quelle che ogni anno invocano la riattivazione dell’Osservatorio nazionale, rivendicano pari opportunità anche per chi ha una disabilità motoria, psichica e intellettiva. L’evento mondiale è stato indetto nel 1992 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e il tema dell’edizione 2018 è il coinvolgimento diretto dei disabili nell’ottica di garantire l’inclusione e l’uguaglianza, come parte dell’Agenda 2030 Onu.
Giornata per disabilità, Italia impreparata. Dall’Osservatorio dimenticato al Dopo di noi realizzato solo in 4 Regioni
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